Teramo. Il Centro Politico Comunista Sandro Santacroce e lo Sportello Sociale Usb, ritengono difficoltoso il sistema di richiesta del bonus erogato dalla Regione Abruzzo e destinato alle famiglie più bisognose.
“Come già visto in altri casi, anche qui si è adottata una procedura non facilmente fruibile dai destinatari, spesso anziani e persone con scarsa dimestichezza con i mezzi informatici. Ragion per cui è facile immaginare le difficoltà che si riscontreranno nel compilare e protocollare le relative richieste telematiche. Avremmo preferito un iter più agevole e l’attivazione di un ufficio pubblico preposto alla consulenza. Come al solito, però, si è pensato ad un sistema escludente”.
“Qualcuno potrà contestare questa nostra idea, ma per noi la formula avrebbe dovuto essere un’altra. I Comuni, infatti, sono già in possesso di una mappatura delle famiglie in difficoltà, avendo distribuito i buoni pasto previsti dall’ultimo decreto governativo. Sarebbe stato più efficiente ed agevole attivare uno scambio di dati tra gli uffici preposti di Regione e Comuni, così da destinare gli aiuti ai nuclei familiari bisognosi. Invece si è preferito fare mera propaganda politica, richiamando i 1000 euro della Meloni”.
“In questo momento tanto delicato”, concludono il Centro Politico Comunista Sandro Santacroce e lo Sportello Sociale Usb, “è necessario liberare risorse immediate per mettere le persone nella condizione di sopravvivere piuttosto che ingabbiarle in una logica di perenni graduatorie e continue attese”.