L’idea di un corteo di protesta è nata sulla scorta “delle innumerevole richieste esasperate pervenute alla nostra associazione manifestando le grandi difficoltà di tutte le imprese stanno attraversando per svariati motivi sia per la chiusura delle attività dovute al Coronavirus e alle difficoltà economiche conseguenti, onde evitare gesti disperati come già accaduti”.
“Si precisa che la manifestazione si svolgerà senza comportare affollamento di persone tale da consentire il rispetto della distanza di sicurezza, così come previsto nel Dpcm riguardante il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus in quanto il corteo sarà realizzato con l’utilizzo di automezzi e i partecipanti indosseranno dispositivi di protezione così come previsto dal governo (mascherine e guanti ecc)”, specifica Di Marzio nella richiesta di autorizzazione”.
Tra le richieste: il taglio della burocrazia, l’abolizione delle tasse per l’anno 2020 per tutte le imprese danneggiate dalla crisi fornendo loro anche un contributo a fondo perduto e tra le tante misure economiche a favore delle piccole aziende, anche la creazione e condivisione dei parametri oggettivi per riapertura ed eventuali future azioni di chiusura in riferimento alla diffusione del contagio. Se le richieste non dovessero essere accolte, “siamo pronti allo sciopero fiscale”, tuona Confartigianato Teramo.