Coronavirus, studente di Tortoreto: 30 ore di viaggio per tornare dalla Spagna. Il racconto

Da Madrid, dove il virus inizia a circolare con numeri significativi, in aereo fino a Barcellona. Poi in traghetto per arrivare domani sera, a Civitavecchia.

 

Una sorta di viaggio della speranza lungo oltre 30 ore per tornare in Italia, a Tortoreto, prima che anche in Spagna vengano adottate misure contenitive in fatto di spostamenti. Ha rotto gli indugi Enrico Romagnoli, studente 25enne di Tortoreto di stanza nelle ultime settimane a Madrid per il percorso formativo Erasmus. La situazione nella capitale iberica, e in tutta la Spagna, sta progressivamente cambiando, anche alla luce dei contagi accertati da Covid19 e lo studente ha deciso di organizzarsi in maniera autonomo.

 

“Rispetto a quello che è accaduto per altri studenti Erasmus in giro per l’Europa”, racconta al telefono subito dopo essere atterrato a Barcellona, “dove è stato imposto di rientrare, per la Spagna è stata data libertà di scelta. In ogni caso, con la Farnesina lunedì ci si sarebbe attivati, mentre io voglio tornare a casa”.

L’Università di Madrid è chiusa da mercoledì scorso e riaprirà, salvo disposizioni diverse, il prossimo 26 marzo.

“Non aveva senso restare lì”, racconta ancora, “ o voglio rientrare a casa il prima possibile. Nelle ultime ore il Governo spagnolo ha adottato i primi provvedimenti e ora iniziano a chiudere le attività commerciali. E’ stata una giornata complicata, ma ora sono sulla via del ritorno, prima che poi anche voli e viaggi in nave, in uscita dalla Spagna, possano essere bloccati, “aggiunge lo studente in procinto di imbarcarsi sul traghetto.

 

 

 

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