Castelnuovo. L’azienda teramana che si occupa del recupero di materiali ferrosi, non solo ha deciso di chiudere per tutelare la salute dei lavoratori andando contro il Decreto del Governo che, alle ‘attività necessarie’ quali quelle svolte dalla Metalferro, consente la piena operatività; ma ha anche donato quattro ventilatori polmonari all’Ospedale San Liberatore di Atri, convertito, a causa dell’emergenza sanitaria, in Covid-19 Hospital.
Nel dettaglio, si tratta di quattro ventilatori polmonari Siaretron 4000 ICU, dal valore superiore ai 100 mila euro, che verranno messi a disposizione nel reparto di Rianimazione guidato e diretto dal dottor Vincenzo Fiorà e della sua équipe.
L’acquisto, diretto dalla ditta Siare, è stato effettuato personalmente dall’Amministratore unico dell’azienda teramana, Pasquale Di Giacinto, e la consegna avverrà in soli cinque giorni.
La ditta Siare, fa sapere Di Giacinto, è già in contatto con il presidio Covid-19 di Atri per la personalizzazione degli attacchi.
“Ringrazio sentitamente, anche da parte di tutta l’Amministrazione Comunale di Atri – dichiara il Sindaco della città ducale, Piergiorgio Ferretti – il signor Di Giacinto e la sua famiglia per la grande generosità dimostrata in questo periodo così difficile per la nostra comunità. Le apparecchiature che ha deciso di donare saranno, come da sua volontà, messe a disposizione del reparto diretto con grande professionalità dal dottor Vincenzo Fiorà che, con la sua équipe, con grande passione, competenza e abnegazione ogni giorno si impegna per seguire al meglio i pazienti che combattono la loro battaglia contro il Coronavirus”.