Coronavirus, aziende aperte per Decreto: c’è chi ha preferito la salute dei dipendenti

Castelnuovo. Sono ancora troppi i lavoratori costretti a recarsi sul proprio posto di lavoro. Per questo, il presidente del Consiglio Conte ha ritenuto necessario firmare due giorni fa, al fine di contenere il contagio da Covid-19, un Decreto che prevede, ufficialmente da domani 25 marzo, la chiusura delle attività non essenziali lasciandone operative una centinaia.

Tra queste, ovviamente, compaiono quelle di primissima necessità come le industrie alimentari, farmaceutiche, tessili, quelle legate alla manifattura e, nel lungo elenco, compaiono anche quelle che, a prima vista, non sembrerebbero occuparsi di servizi essenziali come la raccolta, il trattamento e lo smaltimento di materiali.

A Castelnuovo, la Metalferro Srl, grande azienda che si occupa nello specifico del recupero di rottami ferrosi e non ferrosi, ha deciso di andare in controtendenza e di chiudere i battenti per tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie. 

Con una lettera ai dipendenti, l’Amministratore Unico Pasquale Di Giacinto ha motivato le ragioni di una scelta che sicuramente imporrà il gruppo al pagamento di penali che non valgono però la salute delle persone. “Sono certo che se saremo tutti in salute recupereremo alla grande come da sempre siamo abituati a fare”, si legge nella lettera. Una scelta responsabile, quella di un padre di famiglia disposto a tutto pur di mettere in sicurezza i propri figli. “E’ il momento di dichiarare amore al nostro territorio restando a casa”, continua Di Giacinto esortando i colleghi a seguire il suo esempio e a fermarsi, a tutela loro e di tutta la comunità.

 

 

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