E’ una presa di posizione, chiara e netta, quella dell’associazione Nuova Tortoreto (presidente Ylenia Di Matteo, vice-presidente Riccardo Straccialini e coordinatore Adriano Cavatassi) sul rinnovo recente del comitato turistico permanente: organismo che supporta le azioni di promozione e sviluppo turistico e che ha il compito, obbligatorio ma non vincolante, sulla destinazione della tassa di soggiorno.
Ebbene, la composizione del comitato offre lo spunto a Nuova Tortoreto di avanzare alcune riflessioni e critiche.
“Nel 2018 tutte le minoranze (M5s, Obiettivo Tortoreto, Uniti per Tortoreto e Progetto Tortoreto), indicarono Fabio Di Sabatino, all’epoca presidente della Consulta Giovanile”, si legge in una nota. “Una scelta voluta per avere nel comitato anche la visione e le idee dei più giovani, sul turismo per il nostro paese, rinunciando, di fatto, ad un proprio rappresentante nel comitato.
“Nel rinnovo, la maggioranza ha sostanzialmente confermato i precedenti membri, tenendo fuori di nuovo Consulta Giovanile e Proloco, mentre le minoranze hanno pensato bene di indicare un altro albergatore (in aggiunta ai due membri che spettano da regolamento all’associazione albergatori), tra l’altro dirigente della Lega nonché, nominato dal gruppo Tortoreto Più appartenente alla componente di sinistra della politica tortoretana. La domanda che ci sorge spontanea è la seguente: il comitato è nominato per far il bene del paese o per accontentare la parte politica?
Tortoreto non è un paese per giovani. “Che questa maggioranza non avesse a cuore i più giovani, di fatto sempre ostacolando il lavoro dei ragazzi della Consulta, non è una novità come ampiamente dimostrato nei precedenti 5 anni, ma che le minoranze avessero bisogno di un membro ‘politico’ all’interno di un comitato tecnico dà l’idea di quali dinamiche si muovano all’interno dell’amministrazione tutta”, si legge ancora.
Un’amministrazione concentrata nel nutrire piccole posizioni di potere, nel garantirsi consenso attraverso il consolidamento di relazioni privilegiate e chiuse, incapace di ascoltare le proposte che possano venire dal territorio.
Mentre nei Comuni limitrofi provano a valorizzare Consulte Giovanili e Proloco, a Tortoreto si fa di tutto per soffocare ed addormentare le proposte che vengono dal basso, dai giovani e dall’associazionismo. Il risultato sotto gli occhi di tutti è che, pochi anni fa con 40/50 mila euro sul turismo si facevano eventi, sagre, feste e fuochi d’artificio, oggi con 250/300 mila si fanno concertini per pochi intimi o concerti a pagamento (niente fuochi, niente feste popolari)”.