Da giorni il tema dei cattivi odori, per la verità mai sopito, è tornato di stratte attualità.
Ecco, dunque, che il comitato, già in passato in prima linea su tematiche di natura ambientali, lancia un nuovo appello.
“Ripetiamo per l’ennesima volta”, si legge in una nota, ” che, per utilizzare questo tipo di “ammendanti” in agricoltura, occorre darne comunicazione 10 giorni prima al Comune, con le specifiche dettagliate del terreno e le analisi chimiche dello stesso.
Poiché tali fanghi sono inquinanti, ne è consentito l’uso solo in piccole quantità per ettaro.
Mentre, e la questione è proprio evidente, i terreni vengono coperti di questi fanghi neri in quantità di molto superiore al consentito.
Siamo felici che, in questo periodo, si festeggi con le piacevoli soddisfazioni per gli investimenti mirati alla costruzione del Resort di Lusso “Bella Oceana” ma non si pensa che l’aria puzzolente possa arrivare anche sotto al naso degli investitori arabi?
Nemmeno questa possibilità accende la sensibilità di mandare i vigili a verificare il rispetto delle procedure previste dal decreto legislativo 99/1992?
“Le suggeriamo”, prosegue il comitato Aria Nostra, riferendosi al sindaco, ” di non esitare ad interpellare anche la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, che pur a conoscenza della questione, fino ad ora non hanno avuto il minimo interesse ad approfondire e, meno che mai, ad intervenire”.