Su queste opportunità farà luce il corso di “Tartuficoltura. Norme e tecniche di base per realizzare tartufaie”, che si terrà a Castelli nell’aula magna del Liceo Artistico “Grue” dal 12 febbraio al 5 marzo, con l’organizzazione della locale associazione tartufai “Il Faggio”.
L’iniziativa di info-formazione è aperta a tutti gli interessati al settore della tartuficoltura, proprietari di terreni agricoli siti in aree disagiate e vocate alla produzione del tartufo, da recuperare per la produzione del pregiato tubero. In particolare la misura 8.1 del Psr Abruzzo prevede specifiche misure di sostegno economico alla forestazione e all’imboschimento dei terreni seminativi (con estensione di almeno un ettaro), stanziando fino a 5mila euro ad ettaro per l’impianto e un indennizzo annuo per mancata redditività pari a 700 euro/ettaro per i primi 12 anni, oltre al contributo annuo per la coltivazione.
Di queste misure e delle modalità di partecipazione al bando regionale, con scadenza al 31 marzo, si parlerà nel corso del primo incontro, il 12 febbraio, alle ore 19, a cura di Pasquale Cantoro, responsabile della Confederazione Italiana Agricoltori L’Aquila-Teramo. Negli incontri successivi, rispettivamente nelle date del 19 febbraio, 26 febbraio e 5 marzo (sempre con inizio alle ore 19), a cura di Gabriella Di Massimo, ricercatrice dell’Università di Perugia e componente del Tavolo di settore per la filiera tartufo del Ministero delle Politiche Agricole, si parlerà di nozioni di micologia generale e speciale (morfologia ed ecologia del tartufo); di principi di coltivazione delle principali specie di tartufo e di gestione delle tartufaie coltivate, controllate e naturali.
“Abbiamo promosso questa iniziativa – spiega Giovanni Schiappa, presidente dell’associazione “Il Faggio” – per informare sulle opportunità per un settore in continua crescita ed evoluzione, quale quello della tartuficoltura, che può essere volano per l’economia delle aree interne, contrastandone lo spopolamento e favorendo la tutela e la gestione sostenibile del territorio. Si consideri che l’Abruzzo, dopo l’Umbria, è la seconda regione italiana per la produzione del tartufo e che grazie alla nuova normativa, che impone la riconoscibilità e tracciabilità del prodotto, ci sarà finalmente per il Tartufo d’Abruzzo, finora commercializzato con altri marchi, il riconoscimento che merita”.
Il corso è gratuito e promosso dall’associazione “Il Faggio” in collaborazione con CIA L’Aquila-Teramo e con il patrocinio del Consorzio Bim, della Provincia di Teramo, dei Comuni di Castelli, Isola del Gran Sasso, Castel Castagna, Colledara, Tossicia e Liceo Artistico “Grue”, che ha concesso l’utilizzo della sua sede.
Al termine degli incontri verrà organizzata per i corsisti una visita guidata ad una tartufaia coltivata.
Per info. e iscrizioni tel. 3382171783 – 3482592965; e-mail info@4vadi.com.