Problemi sono stati segnalati a Martinsicuro, Torano Nuovo e Sant’Egidio alla Vibrata, ma anche in altri centri.
“Ho saputo solo questa mattina, dalla Ruzzo Reti, dell’emergenza idrica, la Società sta provvedendo comunque ad adottare azioni di collegamento tra sorgenti per superare al più presto l’attuale grave disservizio”, commenta il sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Elicio Romandini.
“Raccomando di utilizzare l’acqua solo per usi alimentari ed igienico sanitari, evitandone l’utilizzo per usi impropri quali irrigazione di orti, e giardini, lavaggio di auto.
Al momento la Direzione generale dell’acquedotto del Ruzzo ha garantito che provvederà al riempimento dei serbatoi di zona con immediate manovre sugli adduttori principali, anche con l’utilizzo ed invio di autobotti.
Tale emergenza dovrebbe avere fine entro la giornata di oggi, fermo restante che la carenza idrica continuerà anche nei prossimi giorni, quindi torno a raccomandare di utilizzare il servizio acqua solo uso per alimentare ed igienico sanitario”.
La nota della Ruzzo Reti. Negli ultimi giorni in alcune zone di Comuni della Val Vibrata si registrano segnalazioni di carenza d’acqua. Fortunatamente (e grazie all’assetto tecnico e alla capacità di intervento che la Ruzzo Reti si è data) la situazione non è grave, come in gran parte dell’Abruzzo. Ma la carenza c’è. Le sorgenti della Ruzzo Reti hanno avuto una diminuzione della loro portata di circa il 30%.
Il nostro territorio, e non solo, risente di una carenza idrica causata dalla scarsa nevosità e piovosità degli ultimi anni. A tutto ciò si aggiunga che in questo periodo c’è un notevole incremento dei consumi causati dalla stagionalità delle presenze sul territorio, a forte vocazione turistica, accentuato tra l’altro da mesi con aumento dei consumi d’acqua per l’emergenza sanitaria Covid-19. Lo schema idraulico dell’acquedotto del Ruzzo per natura strutturale penalizza i comuni cosiddetti “terminali”. Per ovviare a questo disagio la Ruzzo Reti ha messo in campo misure straordinarie, quali il trasporto di acqua con autobotti (15 trasporti straordinari in Val Vibrata solo il 9 agosto), manovre straordinarie sulle reti, chiusura dei fontanini pubblici, monitoraggi rafforzati di impianti e reti, misure insomma che quotidianamente “spostano” acqua sulle zone più critiche. Gli operatori sono costantemente impegnati, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per monitorare l’andamento delle reti e valutare in tempo reale le azioni utili da eseguire, fino eventualmente a ricorrere alla chiusura programmata dei serbatoi nelle aree più critiche.
Naturalmente appena la nuova captazione delle acque per la Val Vibrata e per il rafforzamento di erogazione di tutte le zone sarà effettiva, il problema carenza non si presenterà più. Intanto però è necessario far fronte a questi disagi ed è indispensabile che i Sindaci di tutti i Comuni (non solo quelli interessati al problema immediato) facciano si che la Cittadinanza rispetti le regole per il risparmio dell’acqua. I Sindaci possono ricordare ai propri concittadini il sostegno del corretto uso dell’acqua destinata al consumo umano e contrastare le cattive abitudini come, ad esempio, l’innaffiamento di orti e giardini e il lavaggio di autovetture o altro.