Val Vibrata. E’ tutto da rifare e dopo circa 20 anni di attesa, nonostante vari tentativi, il territorio della Val Vibrata resta ancora senza un canile intercomunale.
L’ultima ipotesi in ordine di tempo, il progetto di finanza con un accordo pubblico-privato, per un’ampia area in contrada Riomoro a Colonnella di circa 20mila euro per la realizzazione non di un semplice canile, è svanito.
Il progetto di massima prevedeva anche un polo veterinario, didattico ed educativo e degli spazi per i possessori di cani. Insomma un’area verde così come era l’idea originaria di diversi anni fa.
Ebbene, quel progetto pur avendo avuto l’ok da parte dell’Unione, dopo la pubblicazione di un apposito bando, non si farà più perché sarebbe venuto meno la disponibilità del privato a realizzarlo. E allora bisogna ricominciare daccapo per dare mani e gambe ad un progetto che figura tra gli obiettivi dell’Union dei Comuni già dal 2000, quando venne individuata un’area a Tortoreto.
E ora cosa accade? Bisogna ricominciare daccapo: dall’individuazione di un’area e delle possibili forme di finanziamento, visto che le risorse a disposizione della Città Territorio, da sole, non possono bastare. Di sicuro i sindaci dovranno licenziare un nuovo bando e breve sarà convocato un vertice tra tutti i primi cittadini per tracciare quella che potrebbe essere una nuova linea d’azione. Al momento una disponibilità in tal senso potrebbe essere data dal sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Elicio Romandini, per uno spazio che si affaccia sulla vallata del Tronto, lontana da qualsiasi insediamento abitativo. E potrebbe questa essere un’opzione utile per vincere lo stallo che si è nuovamente creato sul tema e superare il canile rifugio di Alba Adriatica.
Il precedente avviso dell’Unione, che inizialmente era andato a buon fine, prevedeva alcuni criteri da rispettare: un’area di almeno 15mila metri quadrati, una distanza di almeno 300 metri dai nuclei abitati e idonea ad ospitare almeno 300 cani.