Campli. Il 15 settembre è stato un giorno di festa, ma anche un giorno che rimarrà nella storia di Campli.
Il riconoscimento ottenuto con l’inserimento nel novero dei borghi più belli d’Italia rappresenta un passaggio importante per lo sviluppo del territorio sia in termini economici sia sotto l’aspetto turistico. La cerimonia di consegna della bandiera da parte del vicepresidente del Club “I borghi più belli d’Italia”, Vincenzo Scattolini, ha rappresentato un momento emozionante sia per l’amministrazione comunale sia per i tanti cittadini intervenuti.
“La cerimonia è stata per me un momento molto emozionante, il coronamento di tanto lavoro e la location di Palazzo Farnese l’ha reso magico – ha dichiarato il sindaco di Campli Pietro Quaresimale – questo processo è stato avviato tre anni fa con una delibera del Consiglio Comunale, cui sono seguiti diversi sopralluoghi per valutare, oltre al patrimonio culturale, artistico e urbanistico, la rispondenza a standard di qualità specifici, tutti puntualmente soddisfatti: verde pubblico, segnaletica culturale e turistica, pulizia e igiene urbana. È stato certificato che, il borgo di Campli è “bello” ma questo noi camplesi lo sapevamo già”.
Essere entrati a far parte di uno dei circuiti turistici e culturali più prestigiosi a livello nazionale e internazionale certifica questa bellezza del paese e delle sue frazioni a livello e lo porta a conoscenza di tantissimi interlocutori. Grazie alla rete dell’associazione il nome di Campli girerà tra le proposte turistiche di chi cerca non la grande metropoli ma la peculiarità di un territorio capace di offrire storia, arte e gastronomia.
“A noi il compito di preservare tali tesori e di conservare immutata la bellezza di Campli – ha aggiunto il primo cittadino Farnese – vorrei ringraziare tutti gli artefici di questo traguardo, in primis i cittadini di Campli, quindi gli assessori e i consiglieri che mi hanno coadiuvato in questa avventura, non da ultimi le forze dell’ordine e la Banda di Campli”.
A testimoniare la valenza economica che questo riconoscimento potrà avere in futuro c’è stata la presenza dei produttori, degli artigiani, dei commercianti che hanno deliziato con degustazioni di prodotti tipici locali a chilometro zero.