Bellante. Viene allontanato dalla comunità alloggio di Bellante e finisce in carcere, in applicazione di una misura cautelare.
Almeno 50 episodi di violenza, commessi all’interno delle struttura che ospita pazienti con problemi psichiatrici, per conto della Asl, a danno degli stessi ospiti, ma anche nei confronti degli operatori. Per questo motivo un uomo di 54 anni, A.A.S. di Bellante, è finito in carcere su disposizione del gip del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, che ha concordato sugli esiti investigativi dei carabinieri della locale stazione e ha accolto la richiesta del pm, Greta Aolisi,
Situazione difficile. Pazienti e operatori sanitari della struttura erano costretti, da tempo, a convivere con un ospite decisamente problematico, che nel combinava di tutti i colori. Uno degli ultimi episodi si era verificato sotto le feste di Natale, quando il 54enne si era abbassato i pantaloni e dopo aver iniziato a masturbarsi avrebbe cercato un approccio con un’operatrice socio-sanitaria, messa in salvo dall’intervento di un collega. Ma gli episodi raccolti dai carabinieri era stato molteplici.
Dai maltrattamenti verso gli altri pazienti, fino a delle vere e proprie aggressioni fisiche. In alcuni casi, alcuni dei pazienti aggrediti erano stati costretti anche alla cure mediche in ospedale. Gli episodi registrati, trai più gravi, sono stati almeno 50, tutti raccolti dai carabinieri in una corposa informativa fatta di deposizioni e testimonianze. A quel punto la procura ha chiesto la misura cautelare nei confronti del 54enne che così è finito a Castrogno.