Il decreto per il salvataggio dell’istituto varato dal Governo ed il nuovo fascicolo di indagini aperto dalla Procura di Bari hanno riacceso i riflettori su una vicenda che coinvolge migliaia di risparmiatori, per i quali la Fci chiede la massima considerazione e la piena tutela.
“Nel corso dell’ultimo anno – afferma la Federazione Consumatori Italiana, composta da Aeci, Aiace, Codici e Konsumer – le azioni hanno subito una svalutazione di oltre il 70%. Circa 70 mila risparmiatori si sono ritrovati con titoli che non hanno praticamente più valore e gli scambi si sono quasi azzerati. Gli azionisti sono stati indotti a fare un investimento che in realtà era azzardato e speculativo – sottolinea la Fci – hanno ricevuto prospetti informativi insufficienti, accompagnati da rassicurazioni sulla possibilità di rivendere le azioni che purtroppo per molti non si è concretizzata. Ci auguriamo che il Governo mantenga le promesse che hanno accompagnato l’annuncio del decreto, tutelando realmente e rapidamente i risparmiatori. La nostra richiesta è molto semplice e netta – conclude la Federazione Consumatori Italiana – devono essere rimborsati e, in caso di illeciti, risarciti per il danno subito”.
Questo è anche l’obiettivo dell’azione collettiva avviata dalla Fci. “È da molto tempo che denunciamo la situazione della Bpb – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – abbiamo proposto diverse iniziative per tutelare i risparmiatori. Abbiamo preso parte anche al comitato paritetico che si è costituito per affrontare la vicenda, ma poi ne siamo usciti quando ci siamo resi conto che era una presa in giro per i consumatori. Ci auguriamo che la Procura faccia piena luce sulla gestione della Bpb e che con il decreto approvato dal Governo si volti finalmente pagina, aprendo una nuova fase che porti al rimborso integrale dei risparmiatori”.
Il Presidente di Aeci Ivan Marinelli aggiunge: “Vorremmo, per una volta, che i consumatori non siano le vittime predestinate. Vorremmo, per una volta, che si pensi innanzitutto ai risparmiatori e alle famiglie. Vorremmo anche che, per una volta, ci siano anche dei colpevoli e delle spiegazioni plausibili. Vorremmo anche che, qualora si decida di salvare la banca con i soldi pubblici, lo Stato si impegni a perseguire le giuste responsabilità anche per evitare che nel futuro altri amministratori possano agire alla leggera”.