Terminata la prima parte degli interventi in programma, l’edificio – che dall’anno scolastico 2019/2020 ospita l’IIS Zoli, recentemente scissosi dal Liceo Illuminati che resta in via Finocchi – sarà oggetto di lavori che riporteranno alla piena funzionalità l’aula magna, che sarà adibita come in passato a palestra, e riporterà al suo splendore lo spettacolare chiostro.
Ad annunciarlo il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, il quale spiega come tali interventi siano stati definiti nel corso di un incontro che si è svolto domenica primo settembre 2019 tra il primo cittadino della città ducale e il Presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura. L’accordo prevede gli interventi con finanziamenti in parte della Provincia e in parte del Comune di Atri con un cronoprogramma che dovrà vedere completati i lavori entro la fine del mese di ottobre.
“La Provincia di Teramo – spiega Ferretti – ha ampliato il finanziamento al massimo delle possibilità alla ditta che già sta operando in loco e il Comune di Atri procederà con un affidamento diretto a consegnare i lavori alla stessa impresa al fine di accelerarli. Questi interventi sono importantissimi su più fronti: intanto gli studenti dello Zoli potranno godere di una palestra spaziosa e funzionale con relativi spogliatoi, mentre alla città verrà restituita la più consistente parte storica del palazzo che è uno dei più belli di Atri e che contribuirà a rivitalizzare il quartiere San Domenico. L’aula magna e il chiostro sono due gioielli di rara bellezza ingegneristica e architettonica. Nelle ore pomeridiane il Comune potrà usare la struttura, in passato sede, tra le altre cose, di un ospedale, di un orfanotrofio e di una regia scuola, per le innumerevoli attività portate avanti dalle tante associazioni sportive che operano sul territorio a tutto vantaggio della nostra comunità”.
Il Palazzo Cicada vanta, infatti, una storia prestigiosa, in origine complesso conventuale, ristrutturato nel XV secolo, tra il 1606 e il 1767 ospitò i Gesuiti e subì nuove ristrutturazioni. Durante quel periodo Padre Claudio Acquaviva, esponente della famiglia dei Duchi Acquaviva di Atri, istituì nel convento una Scuola di Grammatica, Logica e Filosofia, retta dai padri Gesuiti. Con la soppressione della Compagnia di Gesù, l’edificio fu trasformato in Orfanotrofio maschile, che fu chiuso alla fine del XVIII secolo per essere riaperto, dopo nuove ristrutturazioni, nel 1860. Quanto conservato oggi del Palazzo Cicada risale proprio a quest’epoca. L’edificio fu anche sede di una Reale Scuola di Arti e Mestieri diretta da Vincenzo Rosati il quale per la sua attività ottenne grandi riconoscimenti da parte dello Stato tanto da essere chiamato a dirigere la Regia Scuola Industriale di Catanzaro, nei primi del ‘900, che grazie al suo impegno vinse la medaglia d’oro all’Esposizione nazionale delle Scuole Industriali di Torino nel 1911. Dal punto di vista architettonico il Palazzo occupa una porzione ampia del quartiere San Domenico ed è dotato di un meraviglioso chiostro, spazio incantevole che presto tornerà alla sua piena funzionalità, al servizio degli studenti e della comunità atriana.