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Cronaca Teramo

Atri, insorge il comitato per il trasferimento del deposito TUA: “No ai pullman su via Fonte Canale”

Atri. Dopo le polemiche del coordinatore di Abruzzo Civico, Michele Capanna Piscè, sollevate in merito alla “rivoluzione” della viabilità progettata dalla nuova amministrazione Ferretti; anche i rappresentanti del comitato spontaneo cittadino “Trasferiamo il Deposito TUA” hanno qualcosa da dire al primo cittadino.

“Il nuovo assetto della viabilità del centro storico”, esordiscono così nella lettera aperta, Francesco Anello e Piero Cosanni, “prevederebbe la percorribilità a senso unico di viale Verna e viale del Teatro Romano, mentre i Pullman della TUA dovrebbero percorrere, in uscita, via Fonte Canale. Tale piano strategico sarebbe il frutto di uno studio di fattibilità e di due sopralluoghi fatti in accordo con i vertici della TUA SPA.

Ora noi non sappiamo che tipo di studio sia stato fatto ne tanto meno quale accurata ricognizione sia stata effettuata dai vertici della TUA; ma una cosa è certa: l’idea di far transitare 15 Autobus, della lunghezza di 12 metri circa, dalle 6 del mattino fino alle 22 di sera, tutti i santi giorni, lungo Via Fonte Canale, è, a dir poco, scriteriata e estremamente pericolosa. Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando di una strada molto angusta, spesso soggetta a frane al minimo scroscio di pioggia e che presenta, in alcuni tratti, delle strettoie difficilmente percorribili persino dalle auto. Inoltre, in questo modo, molte abitazioni verrebbero completamente accerchiate dall’inquinamento atmosferico e acustico che già così è ai massimi livelli. No! La cosa va assolutamente scongiurata!

Anche perché, Sig. Sindaco, questa geniale soluzione cozza terribilmente col Suo programma elettorale che, alla voce “Assetto del Territorio e Lavori Pubblici” punto n° 2, recita testualmente: Delocalizzazione Del Terminal Autobus. “L’esigenza di delocalizzare il Terminal degli Autobus della TUA dalla zona di San Domenico in altra più idonea, e possibilmente esterna al centro abitato, costituisce un obiettivo già programmato che dovrà concretizzarsi entro il più breve tempo possibile, dato che la pur utile presenza del Terminal nel Capoluogo deve essere assicurata e contemperata con la tutela dell’inquinamento sonoro e igienico-sanitario della popolazione”, nonché con il programma elettorale del 2013 del Suo predecessore che, sotto la voce Urbanistica, sviluppo del territorio – Ambiente, prevedeva, tra l’altro: “delocalizzazione del Terminal Arpa”.

Pertanto, noi le chiediamo, di desistere dall’insano proposito di dirottare gli Autobus della TUA lungo Via Fonte Canale e la esortiamo a mantenere fede al suo programma elettorale con il quale ha stravinto le scorse elezioni comunali.

Qualche giorno fa, precisamente il 14 agosto, è accaduto l’ennesimo incidente annunciato che ha visto coinvolto un autobus della TUA in viale del Teatro Romano che, giova anche qui ricordare, non ha l’agibilità per essere percorsa dai mezzi pesanti (il Suo predecessore sa di cosa stiamo parlando). Per fortuna questa volta non ci sono state vittime, ma ricordiamo tutti cosa accadde la triste mattina del 14 Marzo 2015, allorquando una povera signora di ritorno dal cimitero venne purtroppo investita mortalmente da un pullman della TUA. Ma evidentemente un morto, qualche ferito, più un intero quartiere asfissiato dalle non più giovani marmitte degli autobus, sono ben poca cosa, e allora! Per raddoppiare il brivido e rendere la vita spericolata come Steve McQueen, si è pensato bene di far passare i pullman lungo via Fonte Canale.

Ci dica Sig. Sindaco: quanti incidenti più o meno gravi devono ancora accadere e quanto smog ci dobbiamo ancora sorbire prima che vi si ponga rimedio? O siamo considerati danni collaterali?

Ora noi non capiamo chi o quale potere occulto si oppone a questo benedetto trasferimento del deposito TUA. Ma è indubbio che la cosa gioverebbe a tutti, soprattutto agli stessi autisti dei pullman, i quali non sarebbero più costretti a fare le acrobazie e gli slalom speciali tra pedoni, autovetture e cortei funebri. E’ così difficile da capire? Perché in questo Belpaese bisogna sempre arrivare quando ormai è troppo tardi? Perché non si ascolta mai? Perché chi denuncia viene sempre additato come allarmista o terrorista? Perché l’elenco di tragedie che si potevano e dovevano evitare è sterminato? Poi ci si costerna, ci si strige nel dolore, si organizzano fiaccolate, si fanno gli speciali televisivi, si osservano i minuti di raccoglimento etc. etc.
No! Non è così che funziona, bisogna cambiare radicalmente la mentalità. Quando si assume una carica istituzionale di responsabilità, l’approccio sulle problematiche legate al territorio, all’ambiente, alla salvaguardia della salute, alle norme di sicurezza, deve essere assolutamente scrupoloso e intransigente. Si deve essere consapevoli dell’onere che ci si accolla poiché esso è un servizio, non un privilegio.

Per questo, Sig. Sindaco, noi non ci stiamo e diciamo No! Ora Basta! La situazione è diventata insostenibile, non è più il tempo di tergiversare, di fare la melina: il Deposito-Terminal-Capolinea dei Pullman della TUA va urgentemente trasferito senza se e senza ma. Questa è l’unica soluzione, non ne esistono altre.

Aggiungiamo, inoltre, che una città storica e monumentale come Atri non può permettersi di avere un Terminal autobus di soli 5 posti, fatiscente, inagibile e risalente all’epoca delle carrozze a vapore, a ridosso del centro storico, appiccicato al Cimitero e con tutti gli automezzi sparpagliati alla meno peggio lungo la strada pubblica di Via Colle Maralto. Ma anche per un’azienda così importante e all’avanguardia come la TUA, che vanta un forte bilancio in attivo, come annunciato dal direttore generale Tullio Tonelli, non crediamo che la cosa possa rappresentare motivo d’orgoglio.

Perciò sgomberando l’area di via Colle Maralto dai pullman e demolendo il già cadente deposito ivi presente si risolverebbe il problema parcheggi e si snellirebbe di molto il traffico di viale del Teatro Romano senza il bisogno di studiare caotici quanto inutili e dannosi piani strategici.

Noi stiamo conducendo da anni una battaglia affinché tutto questo possa realizzarsi, abbiamo coinvolto tante istituzioni a vari livelli compreso l’ex Sindaco Astolfi, il quale ci ha più volte rassicurato che in un incontro svoltosi con i vertici della TUA era emersa la volontà di delocalizzare al più presto il deposito dei Pullman, come risulta da una e-mail del 15 marzo 2017 inviata dallo stesso ex Sindaco al Difensore Civico Regionale. Ma poi, purtroppo, nulla è accaduto. Ultimamente, dinanzi al totale silenzio di tutte le Autorità interpellate e alla assoluta indifferenza sulla questione, siamo stati costretti a presentare anche un Esposto alla Procura della Repubblica, per verificare se la situazione denunziata possa o meno integrare fattispecie delittuose. Se ciò non dovesse bastare, noi non ci fermeremo, andremo sempre più in alto e alzeremo un grande polverone mediatico rivolgendoci a Striscia La Notizia con cui abbiamo avuto già i primi contatti.

Si può dibattere su tutto, opinare sui gusti, sui vari modi di intendere le cose, l’arte, la cultura, il cibo, le religioni, le opinioni politiche etc.etc. ma non si può discutere sulla Salute, la incolumità e il diritto alla vita della gente.

Pertanto, a fronte di tutto questo e per il bene di tutti, noi la invitiamo, Sig. Sindaco, a organizzare un immediato incontro con i vertici della TUA in cui definire i tempi e le modalità di Trasferimento del Terminal-Deposito dei Pullman in una sede più appropriata, come previsto sia dal Suo programma elettorale, che da quello precedente. A tale riunione sarà indispensabile anche la nostra presenza che potrà dare un ulteriore contributo alla risoluzione problema.

Invitiamo, altresì, tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, ad unirsi a questa battaglia in modo da riqualificare e riconsegnare alla nostra città una zona dove si possa passeggiare o recarsi al Cimitero senza il pericolo di essere investiti da qualche Pullman di turno e soprattutto dove si possa finalmente respirare aria senza l’ausilio della maschera antigas integrale”.