In particolare, annuncia il Movimento 5 Stelle Atri, si è discusso della richiesta di “abbancamento di ulteriori 13.700mc nella discarica. Noi, in quanto forza di opposizione, non abbiamo avuto la possibilità di partecipare. Per il nostro Comune è stato il Sindaco Ferretti a rappresentare noi cittadini, e ci auguriamo che abbia avuto il buon senso di opporsi con fermezza ed estrema risolutezza.
Oggi siamo noi atriani a dover fare squadra. Come Movimento Cinque Stelle di Atri faremo richiesta per ottenere la documentazione prodotta in Conferenza Servizi, ed insieme ai Consiglieri Regionali, seguiremo gli sviluppi con grande attenzione. È necessario infatti che la Regione tenga in considerazione le denunce da tempo ignorate presentate da tutta la cittadinanza, e quelle dell’ ARTA, che dimostrano una gestione spesso al limite della legalità, tutta quotata al profitto e non alla salvaguardia della salute pubblica.
Il sito in sé non permette ampliamenti, neppure minimi, infatti l’ area è stata protagonista di una frana (che ancora invade parte del Fosso della Portella), di 2 incendi (nel 2005 e nel 2007) ed è solo grazie al lavoro dei vigili del fuoco e degli elicotteri che è stato evitato il propagarsi delle fiamme fino all’invaso della discarica con conseguenze che sarebbero state devastanti, vista la presenza di biogas, altamente infiammabile. L’area inoltre è vicinissima all’Oasi dei Calanchi, un sito di interesse comunitario dove flora e fauna andrebbero salvaguardate e non messe a rischio con vere e proprie bombe ecologiche.
Ricordiamo le gravi responsabilità dei dirigenti attuali e passati del Consorzio Piomba-Fino, di cui vari cittadini di Atri, come l’ex Commissario Italiani, sottoscrittori di tutte le richieste di ampliamento, i quali hanno preso tali decisioni senza considerazioni etiche, portando avanti il ruolo a loro assegnato, dimenticando, forse, di essere anch’essi cittadini atriani”.
“Chiediamo al Sindaco Ferretti di collaborare con noi e per il bene del suo territorio. Vogliamo conoscere l’esito della riunione del 24 Luglio, vogliamo sapere qual è la sua posizione in merito e vorremmo che desse un segnale forte ai suoi cittadini e non ai gestori dell’impianto, favorendo l’acquisizione degli atti e dichiarando pubblicamente agli organi di stampa qual è stato l’esito della Conferenza dei Servizi.
Inoltre si chiede al Sindaco, qualora dovesse esserci una nuova Conferenza dei Servizi, di informare e invitare anche il Comitato Difesa Ambiente Santa Lucia, che conserva un archivio puntuale e vastissimo sulla storia e le autorizzazioni del sito dalla sua apertura negli anni ‘80, che è stato sentito durante i vari processi in qualità di testimone e che, quindi, potrebbe dare un contributo decisivo per maturare le decisioni più idonee per il futuro dell’invaso e per la salvaguardia del nostro territorio”.