Atri, Abruzzo inclusivo: impegno quotidiano per i fragili

Atri. “L’impegno per una società più inclusiva in grado di raccogliere tutte le diversità in modo da ridurre le condizioni di marginalità deve essere quotidiano.

 

E la Regione Abruzzo da anni porta avanti questo impegno”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, intervenendo alla manifestazione Abruzzo Inclusivo di ArteLive ad Atri. Insieme con Alberto Bertoli, cantante e figlio del compianto Pierangelo, l’assessore regionale ha illustrato l’azione della Regione “per creare le migliori condizioni di vivibilità alle persone con disabilità ridotta in modo da evitare l’isolamento e l’emarginazione”.

 

“E’ un lavoro difficile – ha aggiunto Quaresimale – ma un’amministrazione lungimirante non può tirarsi indietro ed anzi ha il dovere politico e civico di promuovere sul territorio eventi di integrazione sociale. In questo senso, il Fondo sociale europeo ha permesso di predisporre sul territorio una serie di importanti progetti inclusivi, sia in campo lavorativo sia in campo sociale. E il nuovo Piano sociale regionale, che da quest’anno è ampiamente operativo, risponde anche a questa necessità”.

 

L’assessore Quaresimale poi ha posto l’accento sull’importanza di “progetti come questi, di ArteLive, che riescono a coniugare l’aspetto artistico con l’inclusione. Siamo convinti – ha aggiunto – che l’esperienza artistica contribuisca alla diffusione all’interno della nostra società di quelle sensibilità e di quei valori nei confronti della disabilità necessari per migliorare le condizioni di vita dei più fragili. Ma questa azione – ha concluso – deve essere continua, deve rappresentare un obiettivo irrinunciabile delle politiche sociali. Non a caso, a conferma di questo nostro impegno, la nuova programmazione europea dell’FSE Plus 2021-2027 prevede svariate misure di inclusione sociale da declinare sul territorio con l’aiuto indispensabile delle associazioni di volontariato e del Terzo Settore che conoscono tutte le problematiche ma che soprattutto conoscono le esigenze dei territori”.

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