L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, istituita con Decreto Interministeriale del 21 ottobre 2009, l’unica area protetta marina d’Abruzzo e di tutto il medio Adriatico, chiude il 2019 in bellezza con la notizia dell’ultima e definitiva vittoria ottenuta con il respingimento del ricorso al TAR, avanzato contro la sua istituzione subito dopo la pubblicazione del decreto, dal Co.Ge.Vo. Abruzzo, il consorzio che raggruppa tutte le imbarcazioni vongolare turbo-soffianti del comparto teramano -pescarese. Un ricorso che il Co.Ge.Vo. ha mantenuto sempre attivo per tutti i dieci anni trascorsi, con continui motivi aggiunti, che hanno comunque sempre visto sentenze favorevoli all’area protetta.
“Il TAR si è sempre pronunciato, infatti, a favore dell’AMP. E così, a partire dalla prima sentenza dell’8 luglio 2010, dopo la sentenza del 3 settembre 2014, dopo la sentenza del 15 settembre 2017, solo la settimana scorsa, si è definitivamente e inequivocabilmente chiuso il ricorso principale che si trascinava dal 2010, con la sentenza n.14656/2019 del 20 dicembre 2019: il Tribunale Amministrativo del Lazio ha definitivamente respinto ogni contestazione, condannando i vongolari anche al pagamento delle spese processuali in favore dell’Area Marina Protetta e del Ministero dell’Ambiente e Tutela Territorio e Mare. Di fatto una volontà di collaborazione da parte dell’AMP c’è sempre stata, con proposte di valorizzazione del loro operato attraverso una riduzione dello sforzo di pesca nelle aree contigue, a patto che le vongolare non entrassero in AMP, ma tale condizione non è mai stata accettata dal CoGeVo. Scegliendo, però, il percorso del muro contro muro l’unico risultato è stato quello di esacerbare gli animi e spendere importanti risorse in cause e avvocati che sarebbero stati meglio utilizzati per i progetti di collaborazione.
La possibilità di collaborare è dimostrata, infatti, dagli ottimi risultati che si stanno registrando con un altro settore della pesca, quello degli operatori del settore della piccola pesca artigianale,che registra l’ultimo risultato acquisito, grazie alla collaborazione da anni attivata con tutti gli operatori di Pineto e Silvi, che operano sia dentro che fuori AMP. Lo scorso 12 dicembre 2019, infatti, con la costituzione della “Comunità del Cerrano – piccola pesca”, candidata al riconoscimento di Slow Food, si è definitivamente attuata la migliore formula di promozione e valorizzazione dei prodotti del mare in AMP, pescato con tecniche sostenibili e compatibili, in una filiera corta da attuare con i piccoli operatori della ristorazione locale, che hanno aderito anch’essi alla Comunità”.