La Provincia di Teramo traccia il bilancio: “Abbiamo ricucito il territorio”

Teramo. Un anno impegnativo in termini di spesa – e quindi di lavoro sia tecnico che amministrativo – quello che si chiude. Per la viabilità movimentati oltre 17 milioni di fondi Masterplan, 2 milioni e 900 mila euro per le manutenzioni straordinarie con i Fondi del Governo, circa 30 milioni di fondi sisma Anas; 1 milione di fondi dell’Ente. Oltre 5 milioni e 300 mila di euro per l’edilizia e le opere pubbliche.

I dati di fine anno (vedi report allegati) tracciano un bilancio delle risorse investite sui singoli territori e anche per singoli Comuni; la programmazione 20/21 racconta di oltre 19 milioni di euro di opere già finanziate che completeranno il quadro degli interventi su tutto il territorio.

Il Piano neve operativo con 51 lotti assegnati ad altrettante imprese: verrà inviato a tutti i Comuni. Un Piano pluriennale con un impegno di spesa di 900 mila euro, durerà due anni rinnovabile per un altro anno. Spesi anche i fondi dell’investimento per la messa in sicurezza della stazione sciistica di Prati di Tivo. Si è in attesa, da mesi, dell’autorizzazione per l’utilizzo delle frequenze da parte del Ministero dei Trasporti indispensabile per l’operatività degli Obelix antivalanghe ma, stando agli uffici, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

“Abbiamo ricucito il territorio, molta attenzione anche alle piccole manutenzioni, sulle strade e nelle scuole – ha dichiarato il presidente Diego Di Bonaventura questa mattina durante la consueta conferenza stampa di fine anno cui hanno partecipato i consiglieri delegati e il vicepresidente Alessandro Recchiuti – la maniglia che mancava da anni, la porta rotta, l’ascensore per i disabili. Buche e dislivelli stradali che in alcuni tratti rendevano pericolosa la viabilità. Non c’è bisogno di grandi investimenti ma di operatività. Abbiamo adottato il modello Anas, fatte le dovute differenze rispetto a personale e fondi. Abbiamo dovuto far procedere di pari passo programmazione ed esecuzione. Abbiamo ereditato dei fondi che, per svariate ragioni, erano bloccati. Qui non comprendo le dichiarazioni della minoranza che dovrebbe conoscere molto bene la situazione che ha lasciato e che certamente è imputabile anche alla situazione di stallo nel quale si trovano le Province. Ma proprio per questo, le polemiche degli ultimi tempi paiono surreali. Sui territori, è evidente il lavoro svolto, abbiamo recuperato un rapporto con amministratori locali e cittadini”.

I lavori e i finanziamenti per l’edilizia scolastica sono riassunti nel report “La buona scuola” (vedi allegato) e il consigliere delegato Luca Frangioni all’edilizia scolastica ha sottolineato alcuni aspetti: “Siamo impegnati a risolvere il problema di un nuovo Polo scolastico a Roseto, ci stiamo lavorando insieme al vicepresidente Recchiuti. Le risorse che spendiamo per gli affitti possono essere utilizzati per un investimento risolutivo. Durante le vacanze di Natale faremo i primi trasferimenti di alcune aule dello Scientifico di Teramo al Comi di viale Bovio, scuola, quest’ultima, dove stiamo lavorando per una costruzione ex novo del secondo lotto. Invece di un adeguamento, che ci costerebbe di più, pensiamo a una nuova struttura a questo punto completamente antisismica. Alcune classi dell’Ipsia di via San Marino, attualmente ospitati dall’Iti, nell’arco di poche settimane troveranno sistemazione allo Scientifico. In una logica di decoro abbiamo risolto tanti piccoli problemi: dalla sistemazione dei locali sanitari agli ascensori per disabili, lavorando per le esigenze di tutti i poli scolastici della provincia”.

“La cosa più importante fatta in questo anno di lavoro è stato il recupero di un ambiente lavorativo sereno fatto di reciproco rispetto fra tecnici e amministratori – ha affermato Gennarino Di Lorenzo delegato alla viabilità insieme al consigliere Lanfranco Cardinale – ci siamo dati un metodo cercando di superare alcune evidenti criticità del settore. Quando siamo arrivati abbiamo trovato persino progetti del primo stralcio Anas bloccati; il Ponte di Castelnuovo con i fondi a rischio; strade come la 53 che sono l’unica via di collegamento fra il territorio teramano e la stazione sciistica di Monte Piselli chiusa da anni a causa dalle frane e mai inserita nei Piani Anas. Difficile comprendere le polemiche della minoranza visto che siamo arrivati alla programmazione e al finanziamento del sesto stralcio (vedi allegati stralci Anas) recuperando anche un dialogo con l’Anas”.

“Abbiamo ereditato fondi e tanti contenziosi: opere bloccate. Il Ponte di Castelnuovo, che ha rischiato di essere definanziato; la ciclopedonale su Roseto ferma per problemi con la ditta; il porto di Roseto. Tutti progetti sui quali c’è stato bisogno di impegno e volontà decisionale: tutte opere sbloccate. Abbiamo già iscritto in bilancio, e quindi potranno essere utilizzate a primavera, le risorse dell’avanzo di amministrazione: una risorsa per le piccole manutenzioni ordinarie di strade e scuole. Nel 2019 abbiamo aperto i cantieri del Masterplan. Oltre centro interventi solo per la viabilità”” la chiosa del consigliere Lanfranco Cardinale.

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