Farsi una passeggiata in prossimità della rotonda Nilo, in passato scenario da cartolina, ma pur sempre un punto di aggregazione vista la presenza della Bambinopoli, significa forse avere una sensazione di distacco rispetto ad altre realtà. O che comunque che la stagione balneare deve ancora arrivare, se non fosse che la spiaggia è già popolata. Alcuni elementi sono emblematici.
L’ufficio Iat, in attesa dell’avvio della convenzione, è ancora chiuso al pubblico. Chi vuole delle informazioni turistiche, deve rivolgersi ai punti informativi delle associazioni turistiche in piazzale Rovigo. Il luogo storico per l’accoglienza turistica, è ancora chiuso. Erbacce e potature non sono state rimosse e non fanno una bella mostra all’ingresso del primo tratto di spiaggia libera a sud del Vibrata.
Poi, la poca attenzione ai dettagli è esemplificata nel cartello che indica la qualità delle acque di balneazione. Nella bacheca in legno c’è ancora il manifesto dello scorso anno, quando la qualità delle acque a ridosso del Vibrata erano scarse.
Ora la situazione è diversa: dopo anni di sacrifici e di impegni, si è passati ad una classificazione sufficiente, ma al turista viene veicolata un’informazione diversa e penalizzante.