Alba Adriatica. Due passeggeri, in arrivo con un treno serale, “inseguiti” da un tossico armato da una siringa. Altri, invece, costretti a sorbirsi, mentre utilizzano il sottopasso per arrivare ai binari, chi si masturba.
Continua a generare preoccupazione e malumori la situazione che, da tempo, caratterizza l’area della stazione ferroviaria di Alba Adriatica. Zona sensibile, sotto vari profili, che soprattutto in alcune ore della giornata è frequentata da personaggi poco raccomandabili. Situazione comune ad altri siti analoghi di altre località si potrà dire. In parte è vero.
Ma è altrettanto vero che i fruitori dello scalo ferroviario, che non sono pochi in alcuni momenti della giornata, vivono situazioni di potenziale pericolo e di oggettiva preoccupazione. Le ultime due testimonianze in ordine di tempo raccontano di episodi accaduti sempre in stazione. Alcune sere fa due persone, che uscivano dalla stazione da un treno in arrivo, hanno avuto un incontro ravvicinato con un tossicodipendente armato da una siringa. I due hanno rapidamente guadagnato l’uscita, visto anche l’atteggiamento minaccioso del giovane.
Situazione diversa quella accaduta in pieno pomeriggio, quando una giovane donna si è dovuta sorbire la vista di un uomo che si stava masturbando sempre nel sottopasso. Episodi che confermano la necessità, non più rinviabile, oltre ai maggiori controlli anche di accorgimenti utili, anche di natura strutturale, per contenere tali fenomeni e potenziali rischi.