“Nel Consiglio regionale del 5 luglio, approfittando anche della presenza del Presidente Marsilio, ho posto nuovamente all’attenzione dell’assise l’annosa questione dell’erosione che affligge le nostre coste” dichiara il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Dino Pepe.
“Innanzitutto ho chiesto a Marsilio di convocare un tavolo di crisi con tutti i portatori d’interesse per analizzare la grave situazione e affrontare insieme le soluzioni possibili.
Ho sottolineato come pochi sono stati gli interventi di questa giunta per arginare il fenomeno e ho denunciato la scarsa attenzione al problema.
Da Villa Rosa di Martinsicuro a Pineto, da Silvi a Alba Adriatica a Casalbordino, gli operatori risentono pesantemente sia della mancanza di interventi sia di interventi disastrosi e fallimentari” prosegue Pepe.
“L’intervento, tra i pochi effettuati, ad Alba Adriatica è l’emblema dell’insuccesso di questo governo regionale: in alcuni tratti la situazione è persino peggiorata rispetto agli anni precedenti e comunque, in pochi giorni, il mare ha inghiottito la sabbia che, stando alle dichiarazioni del centro destra, avrebbe dovuto resistere ben 5 anni e assicurare, grazie anche ai pennelli soffolti, oltre 100 metri di arenile in più.
Le cose non sono andate così: da oltre un mese e mezzo operatori, cittadini, turisti, amministratori vivono questo fallimento e nessuno dell’esecutivo regionale si è più fatto vivo. Nessun sopralluogo, nessuna conferenza stampa, nessun post…nemmeno muto. Nessun documento di collaudo (richiesto ufficialmente da oltre un mese) per quelli che il centro destra ha presentato, in pompa magna, come “i lavori della spiaggia di alimentazione ultimati in tempi record”.
Milioni di euro spesi e nessun beneficio anzi un peggioramento soprattutto per la sicurezza, per questo motivo ho rinnovato la disponibilità a cercare insieme soluzioni efficaci e, ribadisco, ho chiesto un tavolo che affronti, senza deliri di autosufficienza, il problema.
Nessuna risposta concreta è arrivata da Marsilio e dal suo esecutivo. Ancora una volta si è deciso di mortificare importanti settori dell’economia regionale, ignorando disagi e richieste” conclude Dino Pepe.