Tutte in qualche maniera legati all’ambiente e alle politiche energetiche, che poi rappresentano il tratto distintivo del master di secondo livello, che prenderà il via all’Università di Teramo nel mese di gennaio.
Il progetto, che dischiude forme di partnership anche in ottica futura, è stato illustrato nei dettagli questa mattina, in Comune dal Enzo Di Salvatore, professore associato di diritto costituzionale e coordinatore del master universitario, e dagli assessori Simone Pulcini e Nicolino Colonnelli.
Il master è articolato in 400 ore di didattica in presenza, all’Università di Teramo, che prevedono anche dei seminari pratici che poi studieranno alcune delle grandi emergenze ambientali che in qualche maniera riguardano l’Abruzzo: Bussi, Ombrina Mare, Sisma dell’Aquila e Acquedotto del Gran Sasso. Ma lo stesso approfondimento sarà riservato ai casi Ilva, Deep Water Horizon, Tap e processo Eternit.
Seminari che poi prevederanno un confronto con 40 esperti in 4 diverse giornate che si terranno nel prossimo mese di giugno a Villa Flaiani ad Alba Adriatica. Che non sarò solo riservato ai coristi ma anche agli esterni.
Se da un lato, dunque, l’Università si apre al territorio formando anche figure che, dati alla mano, trovano forme occupazioni in settori legati al composto mondo dell’ambiente, dall’altro anche il Comune avrà la possibilità di aprire un percorso come la cosiddetta summer school, qualificante sotto vari aspetti.