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Cronaca Teramo

Alba Adriatica, “Salviamo il mare”: la lettera scritta (4 anni fa) al sindaco di Tortoreto

Alba Adriatica. Una sorta di romanzo a puntate, il tutto finalizzato a creare un movimento d’opinione per “salvare” il mare di Alba Adriatica.

 

Mare minacciato dall’erosione e dalle preoccupazioni generate dagli interventi programmati dalla Regione. Nicola Tribuzii, ex dipendente comunale, esperto della materia, nel corso degli anni, ha combattuto una battaglia quasi in solitaria contro alcune progettualità pianificate dall’alto.

Il tema erosione, stranamente, ancora non entra nel dibattito elettorale, per la verità ancora preso da altri aspetti. Ma Tribuzii prosegue nella sua personale battaglia e riporta alla luce una lettera scritta quasi quattro anni fa, era il 2014, all’allora sindaco di Tortoreto Alessandra Richi.

Un’esposizione delle vicende accadute negli anni precedenti con una riflessione: non sottovalutare il problema nemmeno a sud di Alba Adriatica, ossia a Tortoreto, vista quella che è stata la storia recente del fenomeno erosivo.

LA LETTERA

 

nel ringraziarLa sentitamente per l’ attenzione che Lei ha voluto riservare alle problematiche che Le ho esposto, relative all’ erosione della costa che attualmente affliggono il Comune di Alba Adriatica, mi rivolgo ancora a Lei nella convinzione di fare cosa buona e giusta nel predisporre 1a presente nota necessaria per fissare dei concetti definitivi e chiari rispetto ai sopraccennati argomenti.

Questa necessità, deriva dalla consapevolezza che l’esatta conoscenza degli avvenimenti svoltisi nel corso degli ultimi anni nel territorio del Comune conterrai ne, possa giovare per trarre opportune e quanto mai necessarie conclusioni su come gli errori commessi da una politica imprevidente e cieca delle passate Amministrazioni di Alba Adriatica e Martinsicuro in primis, possano riflettersi, indirettamente, in futuro, anche sul territorio del Comune da Lei amministrato.

Se c’è una lezione che proviene dal passato, questa è quella che mette in rilievo a circostanza che un Amministratore debba poter guardare con lungimiranza oltre il limite del proprio mandato e saper distinguere quali sono le decisioni da intraprendere perché se ne possano cogliere gli effetti a lungo termine .

 

Le vicende relative al problema della erosione della costa come esplicitato in più sedi ed in diverse occasioni, ebbe inizio con a scelta improvvida del Comune di Martinsicuro di prolungare verso mare il molo del proprio porto, con Io scopo, malcelato, di approfittarne per precostituire, al margine dello stesso, un ricovero per natanti.

Le opere, come poi si constatò, finirono per alterare 1’andamento delle correnti provocando serissime problematiche per il mantenimento della dotazione di arenile della vicina Villa Rosa e poi di Alba Adriatica. E siccome al disastro provocato non c’è stato alcun ripensamento critico circa 1a causa scatenante, si sono eseguite opere che hanno finito, da un lato a non risolvere definitivamente l’erosione e dall’ altro per provocare Io stratificarsi di ripetuti ripascimenti ed infine I’ adozione cosiddette barriere (pennelli) ortogonali alla costa che trasferiscono più a sud  precisamente sulla zona nord della costa in Comune di Alba Adriatica, quello che era stato il fenomeno iniziale.

Volendo esemplificare, potremmo dire che le soluzioni messe in campo sono diventate esse stesse problematiche; in altri termini i rimedi si sono dimostrati addirittura peggiori degli inconvenienti iniziali.

Purtroppo in questo scenario le passate Amministrazioni di Alba Adriatica si sono dimostrate colpevolmente consenzienti fino al punto di non rendersi conto che oramai i problemi creati dal Comune di Martinsicuro si erano trasferiti, definitivamente, sul proprio territorio.

 

Di queste vicende il sottoscritto ha evidenziato, in più sedi, le contraddizioni degli Amministratori e anche quelle degli Enti preposti cercando di richiamare I’ attenzione sugli errati provvedimenti messi in atto. E ciò è avvenuto anche sulla scorta di evidenti errori di valutazione, a prescindere dagli elementi conoscitivi che avrebbero consigliato un più accorto procedere.

 

In questo quadro si inscrive 1a farsa della cosiddetta Conferenza dei Servizi ove il nostro Sindaco, prima si astiene con motivazione poi, pur avendo di fatto espresso un netto parere negativo a mezzo di apposito atto di Giunta, alla fine soggiace a quanto afferma un funzionario della Regione Abruzzo, che con tono assolutamente dispregiativo afferma che la decisione politica del Comune di Alba Adriatica è del tutto ininfluente ai fini della realizzazione del progetto. A questo punto non può non denunciarsi una sostanziale prevaricazione che non tiene conto né della volontà popolare né delle prevedibili nefaste ulteriori conseguenze che si andavano a precostituire.

 

Eppure non lontano dalle nostre coste, 1a Regione Marche, per tutto il suo territorio, in un passaggio della Normativa del “Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere” all’ art. 6 comma 1 ha così recita: è sconsigliata 1a realizzazione di nuove opere marittime trasversali, compresi i prolungamenti dei moli dei porti esistenti, in considerazione dei comprovati effetti negativi sulla linea di costa.

Cosa si immagina, invece, per questo tratto di costa abruzzese? Si immagina la realizzazione salvifica dei pennelli anche (si vocifera), sul margine a mare del Torrente Vibrata per arginare il problema dell’ inquinamento .

Egregio Sig. Sindaco se queste sono le soluzioni messe in campo da simili luminari… tra non molto tempo il problema, ob torto collo, lo avrà anche il Comune di Tortoreto con la sua bella erosione a confine con Alba Adriatica.

Bisogna fermarli in tempo e fare un punto definitivo sul problema della erosione ove tutti facciano sentire 1a propria opinione in merito. Ciò nel novero del concetto che 1a vocazione territoriale di un’intera zona abbraccia più Comuni ed il problema del vicino è anche il proprio problema”.