Alba Adriatica. La draga tornerà all’opera tra venerdì pomeriggio e sabato mattina. Poi si cercherà con di bruciare i tempi in modo da completare il maxi-ripascimento della zona nord in coincidenza con l’avvio della stagione balneare.
Questa mattina gli operatori turistici della zona nord di Alba Adriatica e i referenti di Albatour, preoccupati dalle lungaggini legate alle opere di riporto della sabbia e dallo stop temporaneo dei lavori per la rottura di un pistone della draga, hanno avuto un incontro con l’assessore regionale Dino Pepe. Presenti anche il direttore dei lavori e uno dei titolari della società appaltatrice dei lavori. Presente anche il sindaco Tonia Piccioni.
E’ stato effettuato un sopralluogo sulla spiaggia, poi è stato spiegato dai responsabili del progetto, lo stato dell’arte. Lo stop temporaneo dell’intervento è stato causato da una rottura della draga e da alcuni imprevisti burocratici. In ogni caso, la riparazione entro domani sarà completata. Poi si tornerà al lavoro. Gli operatori hanno manifestato tutto lo stato di malessere per una spiaggia ancora non utilizzabile e per l’arrivo dei primi vacanzieri (il ponte del 2 giugno è dietro l’angolo). E dal rischio di incorrere in contenziosi con i clienti che hanno prenotato.
Da parte dell’impresa non sono state fatte promesse sulla tempistica, ma è stato assicurato il massimo impegno per chiudere il cantiere nel più breve tempo possibile. Il ripascimento sarà completato prima a ridosso della Bambinopoli e poi si proseguirà verso sud (circa 650 metri lineari fino alla Primula) con la promessa che, progressivamente, i concessionari potranno posizionare gli ombreggi.
L’assessore Dino Pepe che ha rassicurato gli operatori, ha anche ribadito che attraverso il ribasso d’asta del lavoro appaltato, sarà utilizzato per un ripascimento anche nel 2019 (11 mila metri cubi ad Alba Adriatica e altrettanti a Martinsicuro). La sabbia utilizzata per il ripascimento attuale viene dragata dal porto di Giulianova (“è compatibile con il litorale di Alba”, ha detto Pepe), mentre per il prossimo anno è stata individuata una cava sottomarina utile all’utilizzo.
Nella ricostanza, gli operatori balneari hanno ribadito la necessità di lavorare tutti assieme per eleborare una progettualità a lungo periodo, sul fronte antierosione, e non limitata solo all’emergenza del momento.