La considerazione è sin troppo scontata alla luce del ricorso al Tar, formalizzato nelle scorse settimane, da una delle 5 ditte che hanno preso parte alla gara d’appalto del secondo stralcio dei lavori, per poco più di 1milione e 100 mila euro.
I lavori sono stati già affidati al raggruppamento temporaneo di imprese, attraverso il criterio del massimo ribasso, ma una delle società in corso (un’azienda ravennate), ha impugnato il verbale di gara chiedendone l’annullamento previa sospensiva della stessa procedura. Ovviamente, il passaggio focale della vicenda è previsto la prossima settimana in occasione dell’udienza dinanzi al tribunale amministrativo, che dovrà esprimersi sulla richiesta di sospensiva.
L’Ente nel frattempo ha affidato la pratica all’avvocato Pietro Referenza per resistere nel giudizio di natura amministrativa. Qualora il tar dovesse accogliere il ricorso, ossia concedere la sospensiva in attesa del giudizio di merito, i lavori potrebbero subire uno stop anche lungo e dunque tutto il programma di ricostruzione andrebbe rivisto.