Alba Adriatica, ancora incerti i tempi della spiaggia di alimentazione. Il Comitato: fate presto

Alba Adriatica. La primavera si avvicina, e con essa il risveglio in tutti i sensi dei movimenti turistici.

 

Ma in questo particolare momento, in uscita dalla pandemia e con la possibile eliminazione di una serie di restrizione, le feste di Pasqua, per molti, può rappresentare il primo vero contatto con i vacanzieri. Nella zona nord di Alba Adriatica, però, le incertezze sono legate ai tempi di realizzazione della spiaggia di alimentazione.

La maxi-opera di difesa del litorale da 2milioni di euro (ripascimento protetto con pennelli sommersi) è stata appaltata da mesi ma il cantiere ancora non viene aperto, nonostante l’incedere delle settimane. La programmazione della stagione balneare va fatta ora e con l’incertezza del momento, tutto diventa più complicato. Con l’aumento generalizzato delle utenze e dei costi fissi e dei mancati rimborsi dell’imposta regionale sulle concessioni dei beni del demanio marittimo del 2020, gli operatori sperano in una stagione più lunga, non limitata ai due mesi centrali dell’estate. Per questo motivo realizzare in tempi stretti la spiaggia di alimentazione, con tutti i benefici del caso, avrebbe una valenza ancora maggiore.

Al momento la procedura è bloccata da una questione di natura burocratica (mancherebbe una firma dirigenziale per sbloccare il tutto) e gli operatori tornano a sollecitare la Regione. “ Il sottosegretario Umberto D’Annuntiis con il quale abbiamo contatti costanti”, sottolinea Corradino Cartone, presidente del Comitato antierosione, “ci ha dato ampie rassicurazioni che l’opera si farà. Sollecitiamo nuovamente la Regione ad accelerare le procedure, superare tutti gli ostacoli burocratici e avviare le opere che sono fondamentali per programmare la stagione”.

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