Alba Adriatica. Sistemi fai da te per arginare gli effetti della mareggiata da maestrale che da ore interessa la fascia costiera e in maniera particolare la zona nord di Alba Adriatica. Ma che di fronte alla furia del mare non sempre sembrano sufficienti.
Ad ogni, mareggiata, il fronte assicurato dalla spiaggia di alimentazione, il progetto da 2milioni di euro effettuato dalla Regione, e che comunque delle perplessità le continua a produrre, si assottiglia sempre più. In queste ore, infatti, il gradone prodotto dal mare è diventato ancora più pronunciato e si aggiunge anche alle precedenti criticità emerse da giorni. Dai due pennelli completamente scoperti dal mare e dallo scalino che delle difficoltà le produce ad operatori e turisti quando devono scendere in acqua.
E in questi frangenti c’è chi si ingegna collocando, in maniera provvisoria delle tavole di legno per evitare che la corrente marina possa scavare la sabbia, e perdere così file di ombrelloni. Mentre altri concessionari, nella giornata di oggi, hanno dovuto rimuovere un paio di file di ombrelloni finiti letteralmente in acqua. Una situazione nota, dunque, e che in prospettiva futura non lascia presagire nulla di buono. Anche se al momento delle risposte chiare mancano e soprattutto mancano alcuni tasselli necessari anche per individuare il percorso da seguire. Nei giorni scorsi il responsabile del servizio opere marittime della Regione (assieme al responsabile unico del procedimento dei lavori della spiaggia di alimentazione), ha effettuato un sopralluogo nell’area dell’intervento del maxi-ripascimento a rilascio controllato, che delle criticità le ha manifestate.
Sopralluogo della parte tecnica (non politica) con un incontro con l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, che nelle ultime settimane ha chiesto di attivare un tavolo permanente di lavoro sulle problematiche presenti e i percorsi da seguire. Ora si attendono sviluppi, anche in ordine ai certificati di regolare esecuzione dell’opera e di conclusione dei lavori, che sembrano ancora mancare.