Nessuna ripresa e presenze ulteriormente in calo. Mentre locali e mete turistiche di montagna sembrano pian piano andare verso il tutto esaurito, soprattutto in vista del Capodanno, FederAlberghi Teramo, attraverso le parole del suo presidente Gianmarco Giovannelli, torna a puntare il dito contro una politica del tutto assente.
“A livello generale, per le festività natalizie una grande fetta di italiani rimarrà a casa – commenta – C’è una impossibilità costante delle famiglie italiane a gestire il risparmio domestico”. E la situazione del territorio teramano non è differente: “Questo anche per via di una scarsa programmazione territoriale ed infrastrutturale. Non hanno ancora capito che il turismo vive di territorio e da oggi in poi dovremo impiegare molto tempo soprattutto per far comprendere questo aspetto. La politica degli ultimi anni vent’anni è stata completamente assente“.
I NUMERI IN SINTESI. L’indagine, realizzata a livello nazionale dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, è stata effettuata dall’11 al 17 dicembre. Sono state ascoltate, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ben 3.000 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di circa 50 milioni di individui maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispettare le quote della popolazione italiana maggiorenne e minorenne (circa 60 milioni) in termini di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati.
I numeri salienti delle festività di fine anno 2014 evidenziano come tra Natale e Capodanno si muoveranno complessivamente 11,8 milioni di italiani (-1,6%) dormendo almeno 1 notte fuori casa.
A Natale l’88% resterà in Italia (rispetto al 91% del 2013) ed il 12% andrà all’estero (rispetto al 9% del 2013). A Capodanno il 69% resterà in Italia (rispetto al 76% del 2013) ed il 31% andrà all’estero (rispetto al 24% del 2013).
Il giro d’affari determinato da questo movimento turistico assommerà a circa 7,8 miliardi di euro (+12% rispetto al 2013, completamente frutto dell’impennata di italiani che si recheranno all’estero, sulla scia sia della riapertura del mercato del Mar Rosso sia attratti dalle grandi Capitali europee).
I MOTIVI DELLA NON-VACANZA. I motivi principali per i quali il resto della popolazione italiana dichiara che non effettuerà nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a motivi economici, che si attestano al 61% (circa 30 milioni), andando ulteriormente a gonfiare il numero di italiani giunti ormai ad una vera e propria soglia di ‘povertà turistica’.
Tra gli altri motivi si evidenziano quelli per motivi di salute nel 16% dei casi, i motivi familiari nel 14% dei casi, impegni di lavoro nel 7% dei casi e chi dichiara che farà vacanze in un altro periodo nel 7% dei casi.