Distribuite oltre 100 spy pen ai poliziotti teramani

Poter contare su uno strumento che consenta una documentazione puntuale dell’attività svolta. La segreteria provinciale teramana del Sindacato Autonomo di Polizia ha consegnato in questi giorni oltre 100 spy pen, dei supporti che consentono la ripresa del lavoro svolto in formato digitale, agli agenti della Questura di Teramo, del Commissariato di Polizia Stradale di Teramo e Atri e della Polizia Ferroviaria.

L’iniziativa, promossa a libello nazionale, punta a proteggere il personale da quelle accuse, spesso infamanti, che vengono rivolte agli agenti da parte di chi commette reato, con il tentativo, spesso riuscito, di sottrarsi alle proprie responsabilità. Tramite questo ausilio, invece, sarà possibile registrare quanto accade durante le operazioni, in modo da garantire la verità dei fatti in un eventuale contenzioso con la giustizia.

“Riteniamo che i cittadini onesti”, si legge in una nota del segretario provinciale di Teramo, Emilio Rajola, “non abbiano nulla da temere dall’introduzione di questi supporti, mentre i delinquenti saranno sconfessati in sede processuale grazie alle riprese audio e video dei fatti occorsi”. L’iniziativa, inoltre, affianca tutte le attività del sindacato contro la chiusura della sezione di Polizia Postale di Teramo ed il Posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova, “decisioni assurde che speriamo di scongiurare, frutto di un’analisi fatta da chi sicuramente è avulso da queste realtà territoriali periferiche e che neanche tiene conto dei dati statistici che rilevano un’impennata dei reati predatori nella nostra provincia”.

Per il Sap, inoltre, il blocco delle assunzioni, la mancanza di fondi e di risorse umane e soprattutto i tagli operati finora nei confronti del settore sicurezza, insieme alla mancata unificazione delle forze di polizia, sono la dimostrazione di una politica poco attenta a tutelare un settore nevralgico per la tutela dei cittadini.

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