Pineto. In Italia e in Abruzzo i servizi sociali hanno preso in carico, nel 2013, 1 bambino su 100 fra quelli residenti nel Comune per cause legate al maltrattamento. In termini assoluti in Abruzzo si stima che i bambini maltrattati segnalati e curati dai Servizi sociali siano pari a 2.078. Di questi circa il 10% sono affidati a comunità educative. Ma la stima dei bambini maltrattati ma non segnalati è molto più alta.
Applicando il dato dell’OMS Europa che calcola in 1 un bambino su 9 i casi emersi, i bambini maltrattati in Abruzzo sono pari a 18.702, un numero che corrisponde a circa il 9% dei minori residenti. La crisi economica ha prodotto un deciso incremento anche dei minori accolti nelle comunità. In Italia crescono anche gli infanticidi: negli ultimi 10 anni sono stati 243 i bambini uccisi soprattutto dai loro genitori, mentre nel 2014 il numero dei bambini uccisi è decisamente aumentato rispetto alla media degli ultimi anni. E’ chiaro che è il malessere dei genitori, la loro vulnerabilità psichica o la condizione di grave stress psicologico, alla base di questa guerra dentro le famiglie, che sta diventando sempre più diffusa.
L’intervento sui genitori a rischio di violenza e maltrattamento diventa quindi una priorità per proteggere meglio e di più i bambini. A questo tema il Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza ha deciso di dedicare il 22° convegno sulla tutela del minore, che si svolgerà venerdì 12 e sabato 13 dicembre a Scerne di Pineto (Teramo), dal titolo “PROTEGGERE I BAMBINI, CURARE GLI ADULTI. Modelli integrati di presa in carico e di intervento nel maltrattamento infantile e familiare”.
L’appuntamento, che festeggia anche i dieci anni del Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza, fu voluto da don Silvio De Annuntiis, alla cui memoria il Convegno è dedicato, fin dal 1989 per promuovere uno spazio di riflessione e aggiornamento per il contrasto alla violenza.
Il Convegno si articolerà in tre sessioni: la prima sarà dedicata alla prevenzione precoce del maltrattamento, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Paola Di Blasio, professore ordinario alla Cattolica di Milano, e di Maria Giuseppina Lecce, del Ministero della Salute e rappresentante italiana dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in materia di violenza.
La seconda sessione è incentrata, invece, sugli interventi di protezione del bambino e la terza alle azioni di cura degli adulti maltrattanti e dei pedofili con la presenza di Giacomo Grifoni, psicologo del Centro di cura degli uomini maltrattanti di Firenze. Gli argomenti di approfondimento delle altre sessioni saranno, in particolare, gli interventi integrati di prevenzione nella prima infanzia, le tecniche di sviluppo della resilienza nei bambini traumatizzati, la correlazione fra maltrattamento e separazione e i possibili percorsi di assistenza, la violenza assistita, le innovazioni introdotte dal DSM V in materia di violenza all’infanzia, la cura del legame di attaccamento, le tecniche di gestione delle adozioni difficili, le nuove frontiere di cura dei sex offenders.
Come nella tradizione del Centro, il Convegno coinvolgerà come relatori alcuni fra i massimi esperti nazionali sul tema del maltrattamento dei bambini, come Francesco Montecchi, neuropsichiatra già primario del Bambino Gesù, Gloria Soavi, presidente del CISMAI, il principale coordinamento di 80 centri italiani per la protezione dei bambini, Grazia Attili, professore ordinario alla Sapienza di Roma, Claudio Foti, del Centro Studi Hansel e Gretel di Torino.
Al Convegno parteciperanno 300 operatori sociali, assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri e psichiatri, pediatri, forze dell’ordine, educatori e pedagogisti, insegnanti, giudici e avvocati dei minori, volontari.