Teramo. Fiom Cgil Teramo sul piede di guerra contro la richiesta della curatela di richiedere l’interruzione delle attività produttive in presenza di commesse per circa un milione di euro alla ex Alfiero Barnabei, da parte della società affittuaria Steel Box (gruppo Las Mobili).
I lavoratori, all’unanimità, avevano richiesto la prosecuzione delle attività nelle more della pubblicazione del nuovo bando di vendita e che vi fossero ulteriori approfondimenti sul piano industriale della Steebox srl. Il sindacato aveva proposto un accordo tra le parti che vincolasse la prosecuzione delle attività con la messa in sicurezza dei macchinari e degli impianti al fine di contemperare i reciproci interessi delle parti in causa.
“Le decisioni assunte dal Tribunale di Teramo sono in assoluta controtendenza con l’orientamento storicamente consolidato nelle procedure fallimentari in merito alla sensibilità manifestata verso gli aspetti sociali – riporta una nota della Fiom Cgil Teramo – In questo caso sono state pregiudicati circa dodici posti di lavoro, oltre alle potenzialità ancora da esplorare su possibili ulteriori riassorbimenti di lavoratori nel bacino professionale della ex Alfiero Barnabei”.