Teramo. Il 25 novembre è il giorno di cui le donne si augurano presto di non avere più bisogno. Perché se c’è ancora la necessità di istituire, una volta l’anno, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vuol dire che la strada da fare è ancora tanta.
Lo dicono i numeri, che descrivono un 2013 come anno nefasto in termini di femminicidi, lo dice anche il Centro antiviolenza La Fenice della provincia di Teramo, che ha dato ascolto a 1025 donne nell’ultimo anno che avevano bisogno di aiuto, di cui il 73% italiane.
Se n’è parlato in due diversi convegni, quello svoltosi all’interno della Sala Polifunzionale della Provincia organizzato dalla Commissione Pari Opportunità provinciale e nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, alla presenza, tra gli altri, della senatrice Stefania Pezzopane.
Due momenti in cui ciascun protagonista ha portato impressioni ed esperienze personali. Nella Sala Polifunzionale sono intervenute Anna Marcozzi, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Mazzini di Teramo, Barbara Vitale, Maggiore dei Carabinieri della Compagnia di Chieti, Patrizia Carosi, Questore Vicario di Teramo e Patrizia Di Berardino, responsabile della casa rifugio “Casa Maia”.
“Le donne non sono sole – ha spiegato la Consigliera di Parità Anna Pompili – Il nostro centro antiviolenza La Fenice è l’unico in regione ad essere sostenuto da un ente pubblico. Le donne devono rompere il silenzio e denunciare, perché vicino a loro ci sono persone pronte a sostenerle, dallo psicologo ad un assistente legale. E ci sono anche io, la Consigliera di Parità è un pubblico ufficiale nominata dal Ministero del Lavoro, che in ogni provincia è pronta a ricevere le denunce e sostenere le donne vittime di violenze sul posto di lavoro, tanto che chi commette violenza può trovarsi davanti in giudizio non solo la lavoratrice, ma anche la Consigliera di Parità, avendo quindi due controparti da affrontare”.
Anche in Ateneo in tanti hanno voluto dare il proprio contribuito alla causa, davanti ad un’aula magna gremita: “Le violenze non si combattono solo con la repressione, ma prevenendo ed informando gli studenti”, ha affermato il Rettore Luciano D’Amico. “Seppur per un giorno, oggi siamo tutti uniti – ha spiegato la senatrice Pezzopane – La battaglia contro le violenze può combatterla ognuno di noi: chi è al governo approvando leggi ad hoc ed informando i normali cittadini che quando c’è amore non ci può essere violenza e se c’è violenza è il momento di dire basta. Troppo spesso, per non rovinare una famiglia, le donne sopportano violenze dal marito o dal padre, ma questo non è amore, è solo violenza”.
Presenti, oltre alla Pezzopane, anche il regista Marco Risi, che ha presentato il suo film “Il branco” che racconta uno stupro dagli occhi del carnefice, Andrea Carraro, autore del romanzo a cui Risi si è ispirato e sceneggiatore dello stesso, oltre al presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino.