Roseto. Hanno sistemato delle piccole sonde nel terreno e poi hanno avviato una registrazione. Una strumentazione sofisticata in grado di percepire anche la più piccola vibrazione dovuta a smottamenti e a movimenti tellurici che l’uomo normalmente non avverte
. Si tratta del primo passo verso il recupero e la ristrutturazione dell’antico campanile di Montepagano. Le ispezioni geologiche sono iniziate in mattinata, per essere portate a termine poco dopo. Un’operazione affidata alla ditta Tecnometer di Piano D’Accio di Teramo, con relativo sopralluogo nei locali della torre, transennata da alcuni anni, da quando i vigili del fuoco, al termine di un sopralluogo, accertarono l’instabilità della struttura, che risale alla fine del 1400, ipotizzando persino il rischio che la campana potesse persino venire giù in caso avesse continuato, nel tempo, con i rintocchi.
Gli abitanti del borgo antico di Roseto da tempo chiedono un intervento di ristrutturazione, visto che il campanile è il simbolo di Montepagano. Sul posto presenti il consigliere comunale delegato alla manutenzione Romano Iannetti e il capogruppo del Nuovo Centro Destra Enzo Di Giulio che risiede proprio a Montepagano e che conosce bene la problematica.
Iannetti ha assicurato che sulla scorta delle ispezioni eseguite questa mattina si procederà poi alla stesura del progetto di recupero della torre campanaria, quantificando anche l’investimento necessario.
Ci vorrà del tempo, forse entro la prossima primavera il piano di restauro dovrebbe essere pronto. C’era anche don Roberto Borghese questa mattina, il parroco di Montepagano, che ha consegnato le chiavi di accesso alla struttura per un controllo più approfondito della torre da parte dei tecnici.
Lino Nazionale
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