Teramo. Da alcuni giorni un circo staziona alle porte di Teramo e l’associazione ambientalista WWF si appella al Comune affinchè si doti di un regolamento che disincentivi gli spettacoli con gli animali.
“La presenza di animali provenienti da altri continenti, privati della loro libertà, trasportati in lungo e largo per l’Italia (e non solo), spesso ridicolizzati e costretti a vivere secondo modalità assolutamente non adatte alla loro etologia, rende il circo una delle forme più crudeli e più diseducative di intrattenimento”, scrive il WWF Teramo in una nota.
“Il Comune di Teramo e tutti gli altri comuni della provincia farebbero bene a dotarsi di un regolamento che disincentivi la presenza di circhi con animali sul proprio territorio, facendo come hanno fatto tante altre amministrazioni in Italia e anticipando l’intervento del Parlamento che ha già approvato una norma che prevede la graduale dismissione di animali dai circhi. Del resto, sono ormai diverse le nazioni europee che hanno vietato l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi, da ultima la Francia poche settimane fa”.
E ancora: “Passando davanti al circo posizionato a Piano D’Accio si assiste ad uno spettacolo veramente triste con animali tanto grandi quanto indifesi e fragili costretti a vivere tutta la loro vita in piccole gabbie. Se mai lo avesse avuto in passato, nel 2020 non ha più alcun senso tenere degli animali in prigione solo per il nostro divertimento. Il WWF non chiede certo che il circo smetta di esistere, ma che si modifichi e si rigeneri adattandosi alle mutate sensibilità e rinunciando all’utilizzo di animali”.
Ai genitori il WWF rivolge un appello ad alimentare la conoscenza del mondo animale dei loro figli nei tanti modi possibili, ma senza finanziare la sofferenza. “Visitando un’area naturale protetta per le specie presenti in Italia e guardando un documentario o facendo una ricerca su internet per le specie degli altri continenti si ha l’occasione di conoscere caratteristiche e comportamenti di tutte le specie animali che popolano il nostro Pianeta. Insegniamo ai nostri figli a prendersi cura del mondo, rispettando le altre forme di vita e soprattutto dando noi il giusto esempio da seguire”.
Anche la Lega del Cane Teramo si appella al Sindaco Gianguido D’Alberto
A parlare al Sindaco di Teramo è la Responsabile della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Teramo dopo essere venuta a conoscenza dell’attendamento di un circo in città e lo fa ricordando che “la detenzione degli animali nei circhi è inaccettabile sotto il profilo etico, dal punto di vista del benessere animale e della legalità. Senza considerare che il modello educativo proposto da questo tipo di spettacolo è definito da un documento specifico redatto dalla psicologa Annamaria Manzoni — e sottoscritto da oltre 600 psicologi — antipedagogico poiché educano il bambino a non riconoscere lo stato d’animo dell’animale che ha davanti, a disconoscere i suoi segnali di sofferenza, a reagire con la gioia e il divertimento al suo disagio: gli stanno proponendo un buon tirocinio per abituarsi a fare altrettanto con i suoi simili”.
“Ormai”, continua la nota “i Paesi che vietano — del tutto o parzialmente — l’esibizione di circhi con animali sono sempre più, mentre l’Italia, purtroppo, detiene ancora il record negativo di uno dei Paesi con il maggior numero di imprese circensi. Lo Stato italiano purtroppo finanzia ancora i circhi con animali, incluse quelle imprese che hanno già subito condanne e/o denunce per maltrattamento di animali e/o altre violazioni di legge. Ciò accade perché questa forma di spettacolo è ancora disciplinata dall’antiquata Legge n.337 del 1968. La vita del circo, quindi, dipende ormai indissolubilmente dai contributi statali, mentre la sua popolarità è in costante declino. Ma alle notevoli cifre di denaro devolute in favore di questo genere d’intrattenimento non corrisponde un’azione di controllo efficace rispetto ai casi di maltrattamento e/o di acquisizione e impiego di animali appartenenti a specie protette ed esotiche”.