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Pineto: per il Comitato di via Liguria, il problema ‘erosione’ rimane gravissimo

Pineto. “Il Comune di Pineto, nelle persone del Sindaco Verrocchio e del Vice Sindaco Dell’Orletta, si sente erroneamente onnipotente, intoccabile e non rispetta, da molti anni, le promesse date per la protezione della Costa Nord”. A dirlo è Roberto Bernaudo del Comitato Cittadino di Via Liguria Pineto.

L’attacco è rivolto in particolare all’avvocato Dell’Orletta che si è dimostrato “insincero nelle sue affermazioni date più volte, relative all’invio alla Regione del preliminare del progetto a difesa della Costa Nord, con allegata una relazione per una modifica dello stesso, nella successiva esecuzione del progetto definitivo, di cui ci doveva inviare, per conoscenza, una copia che aspettiamo da circa 15 giorni, e mai avvenuta, senza darci alcuna risposta o motivazione per il mancato invio, non rispondendo alle nostre successive telefonate ed ai vari messaggi. Tutto questo, ci era stato assicurato dandoci la sua parola d’onore con una stretta di mano”.

“Dopo tutti questi sgarbi ed umiliazioni subite, siamo legittimati a dire che questi Amministratori, convinti erroneamente, di potersi permettere di promettere, senza indugio, una risoluzione ai gravi problemi della collettività, sapendo coscientemente e spudoratamente di mentire, si sono dimostrati palesemente non più affidabili. Sono convinto che un paese che vive e si è sviluppato moltissimo, economicamente con il turismo balneare, non possa, assolutamente, permettere che il 60% della popolazione e l’indotto turistico ed economico, possa scomparire per la loro, ostinata, non volontà, di impegnarsi con forza e risolutezza per soluzioni concrete, definitive ed idonee per fermare l’enorme erosione, che ha danneggiato tutta la costa Nord di Pineto dal Calvano a Villa Fumosa”.

“In questi ultimi e lunghi 15 anni, si sono spesi una valanga di soldi pubblici (circa 12 milioni) per ripascimenti che alle prime forti mareggiate venivano sistematicamente inghiottiti dal mare. Con una cifra di un terzo di quanto speso, si potevano mettere, come da noi più volte sollecitato – con riunioni, in Comune ed in Regione – delle scogliere emerse ed aver risolto il gravoso problema erosivo che, oltre alla scomparsa della spiaggia, del danneggiamento del muro di contenimento, della compromissione della pista ciclabile e della Pineta Catucci; si stanno pericolosamente compromettendo le abitazioni fronte mare, che hanno avuto l’acqua nelle loro cantine, con il pericolo che un’altra forte mareggiata, possa compromettere la stabilità delle loro fondamenta e quelle delle attività balneari”.

“Su tutto questo, nel settembre 2019, c’è stato un Consiglio Comunale, dove maggioranza ed opposizione votarono ad unanimità per Scogliere Emerse Orizzontali, a difesa di tutta la Costa Nord. Si fa ulteriormente presente che l’attuale costruzione del Porto di Roseto, con quasi la totalità della chiusura della Foce del Vomano e con una nuova canalizzazione, molto ristretta, deviata verso Sud, Comune confinante di Pineto, e con un braccio a mare molto lungo; ci danneggerà irrevocabilmente ed ulteriormente, compromettendo in maniera esponenziale i nostri gravissimi problemi, dandoci il definitivo colpo di grazia. La nostra zona, dallo studio di fattibilità del prof. De Girolamo, è stata classificata zona rossa ad altissimo rischio erosivo che potrebbe danneggiare anche le case fronte mare. Se non si interviene con urgenza per una soluzione definitiva  (Scogliere Orizzontali Fuori Acqua), alla terza/quarta mareggiata distruttrice come le precedenti, chi si prenderà l’eventuale responsabilità degli eventuali danni?”.

“Ricordo che con la giunta Regionale Marsilio – più precisamente con il Sottosegretario Dr. D’Annuntiis – abbiamo allacciato dei buonissimi rapporti ed un dialogo costruttivo. La giunta Regionale ha dimostrato la volontà e la determinazione di impegnarsi per risolvere i nostri gravi problemi erosivi, della Costa Nord di Pineto. A Voi ogni riflessione e considerazione sul perché a Pineto non vengono fatti passi avanti. Il mio Comitato  è nato nel 2005  per combattere l’inquinamento del mare, riconducibile agli scarichi abusivi lungo il fiume Vomano, ed elevato restringimento della foce. Forte e continua erosione, già in atto da moltissimi anni. La lotta a difesa di questi problemi è stata continua e martellante”.

Senza dimenticare che, nel frattempo, sono nati “altri e meritevoli Comitati ed Associazioni come: Comitato Villa Ardente e per ultima, L’Associazione ADICO a difesa della costa”.