Pineto. Riapre le sue porte al pubblico, dopo i giorni più bui legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Museo Civico Centro Etnomusicologico d’Abruzzo (C.E.d’A.) che ha la sua sede all’interno di Villa Filiani a Pineto e, nelle tre stanze assegnate, ospita numerosi beni etnoantropologici.
Il Museo, unico nel suo genere per la valorizzazione delle fonti orali, è il punto di riferimento regionale per il recupero, la conservazione e la promozione della musica di tradizione orale abruzzese. Il C.E.d’A., infatti, offre un contributo per la crescita culturale e la condivisione di questo genere di musica. Il Centro ha ideato una rete regionale della musica popolare, dove i gruppi hanno la possibilità di condividere gli stessi interessi attraverso il confronto, lo scambio di riflessioni e l’approfondimento di tematiche inerenti l’etno-organologia e i repertori. C’è uno spazio riservato anche a alunni e studenti, per i quali sono previsti percorsi guidati e momenti di approfondimento con seminari, convegni, laboratori con il coinvolgimento di studiosi, suonatori e costruttori di strumenti musicali artigianali. Inoltre, per i laboratori giornalieri rivolti agli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria e classe I della Scuola Secondaria di Primo grado, il C.E.d’A. ha pubblicato il libretto di canti infantili “Dullarì dullarì” contenenti canti di questua, filastrocche e ballate della tradizione popolare abruzzese. Per concordare le visite e i laboratori rivolti alle scuole, le stesse possono contattare il direttore, l’etnomusicologo Carlo Di Silvestre al 338.7070751 o per e-mail all’indirizzo cdisilvestre@alice.it.
Le aperture in programma per l’estate 2020 sono il martedì, dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 24 e il giovedì dalle 21 alle 24. Prevista una visita guidata gratuita con visione dei documentari inediti della tradizione musicale abruzzese dell’Archivio curato da Di Silvestre. L’ingresso è consentitolo solo indossando la mascherina e in maniera contingentata.
“Il Museo Civico Centro Etnomusicologico d’Abruzzo – commenta il consigliere con delega agli eventi del Comune di Pineto, Marco Giampietro – è una delle tappe fondamentali per i turisti che hanno voglia di conoscere meglio la nostra terra e la sua storia musicale e legata alla tradizione orale. I pregevoli ambienti nei quali è ospitato rappresentano un ulteriore valore aggiunto. Una visita è consigliata anche per i cittadini abruzzesi i quali avranno modo di scoprire o riscoprire canti, storie, strumenti e memorie straordinarie e preziose. Ringrazio il direttore Carlo Di Silvestre, grande professionista, per le sue tante attività e per aver saputo far crescere il museo nel tempo diventando un punto di riferimento per la storia della cultura popolare e al dirigente dell’ufficio comunale di riferimento Mauro Cerasi per il suo prezioso lavoro”.