Secondo quanto riportato in un atto della Regione nella lettera dei carabinieri forestali del 29/06/2020 si legge che “a seguito di verifiche svolte in relazione agli esposti della S.O.A. […..] sono state riscontrate difformità localizzative e dimensionali, rispetto al progetto inizialmente autorizzato.”
Il documento è il nuovo giudizio 3204 del Comitato VIA della Regione Abruzzo del 06/07/2020 in cui la Regione diffida la ditta a rimuovere solo una delle tante difformità segnalate dalla SOA. Per le altre criticità, a mesi dalle segnalazioni e nonostante la lettera dei carabinieri forestali, “La Regione è totalmente inadempiente circa i suoi obblighi di verifica e intervento. La Regione, tra l’altro, è stata costretta a questo nuovo pronunciamento da una diffida dell’Avvocato della SOA Michele Pezone che aveva pesantemente contestato lo sviamento del procedimento relativo alle segnalazioni dell’associazione in cui fin dal 17 febbraio erano state evidenziate plurime irregolarità. La Regione, invece di dare seguito a tali segnalazioni, nel precedente giudizio VIA 3194 del 15/06/2020 aveva infatti creato una sorta di “chimera amministrativa” con altro procedimento nel frattempo avviato dalla ditta stessa per correggere altri “refusi” che nulla avevano a che fare con le difformità analiticamente contestate dalla SOA negli esposti del 17 febbraio 2020 e del 18 maggio 2020. Quindi il Comitato VIA con il parere di lunedì ha fatto un ulteriore, piccolo e del tutto insufficiente passo, diffidando la ditta su un unico punto e chiedendo ai carabinieri forestali informazioni sulle ulteriori difformità rilevate”.
E ancora: “Incredibilmente, negli atti della Regione, nonostante siano passati sei mesi dalla prima puntuale segnalazione, con tanto di riprese aeree, non vi è alcuna istruttoria circa le molteplici questioni segnalate, dall’ampliamento dell’area di cantiere, al cronoprogramma delle attività fino al posizionamento delle opere. La Regione si è limitata, solo perché costretta, a fare una diffida su una sola delle difformità. E tutte le altre? Nostro malgrado saremo quindi costretti a segnalare alla Magistratura il comportamento della Regione affinché valuti l’operato dei vari funzionari coinvolti, chiedendo al contempo provvedimenti cautelari diretti che la regione sta omettendo di mettere in campo per la tutela del fiume Vomano”.