Giulianova. “Ringraziamo il Prefetto di Teramo in quanto è venuto addirittura a Giulianova per esaminare la problematica della crisi del settore vongole dovuta principalmente all’Area Protetta del Cerrano, consapevoli anche che secondo la legge non possiamo pescare in tale area, vogliamo bacchettare i due attori che accusano addirittura di bracconaggio chi da anni ha lavorato in questo territorio, dicendo addirittura che stanno creando ricchezza per l’Italia, quale ricchezza se avete messo in ginocchio un settore peschereccio di elevata importanza nazionale”.
Lo denuncia Walter Squeo, rappresenante di Federpesca e Cogevo, che attacca “i signori che hanno voluto un’Area Protetta senza fare concertazione con chi lavora in mare. Ora devono trovare una soluzione, e non quella della repressione che loro stessi hanno annunciato. Forse non esiste più la legge della costituzione Italiana che parla di diritto al lavoro? Voi lo state togliendo mentre il nuovo Governatore D’Alfonso parla di creare posti di lavoro, la vostra è una politica fatta di contraddizioni e l’Area Protetta è solo tutta carta senza contenuti veri, in una zona attraversata dalla ferrovia e da una statale altamente trafficata, la vostra premura cari Verrocchio e D’Orazio è solo quella di toglierci il lavoro e non di ricercare una soluzione”.
Squeo definisce “vergognasa” la situazione e ricorda che “il nuovo Sindaco di Pineto quando era segretario provinciale del PD partecipo alla delibera in nostro possesso fatta dall’allora presidente provinciale D’Agostino, in cui fu deliberato il corridoio di pesca nell’Area Protetta. Chi annuncia repressione – conclude il rappresenta di Cogevo e Federpesca – contro gente che lavora non puo parlare di democrazia”.