Inchiesta traffico di rifuti: indagati tornano in libertà, azienda di Mosciano riprende la sua attività

tribunale-generica-aula35Mosciano. Gip del tribunale di L’Aquila Giuseppe Romano Gargarella ritenuto che la posizione processuale degli indagati (Carlo Benincaso titolare della ditta Adriatica Ambiente S.a.s di Mosciano Sant’ Angelo, Anna Milone collaboratrice, Luca Ansidei e Franco Costanzo dipendenti della ditta) si era chiarita alla luce delle argomentazioni chiarificatorie rappresentate dalla difesa degli avvocati Alessandro Angelozzi, Gianluca Carradori e Giovanni Macè, ha disposto in data 30 maggio la revoca degli arresti domiciliari ponendoli tutti in libertà.

 In particolare Carlo Benincaso era stato posto alla misura degli arresti domiciliari dopo sei giorni di permanenza presso la Casa Circondariale di Castrogno.

Vicenda che si riferiva ad una inchiesta dei carabinieridel Noe di Pescara, relativa ad un presunto traffico illecito di rifiuti, nella fattispecie oli esausti.

In particolare Carlo Benincaso era stato posto alla misura degli arresti domiciliari dopo sei giorni di permanenza presso la Casa Circondariale di Castrogno.

Inoltre, il Gip distrettuale di L’Aquila, in accoglimento dell’ istanza depositata dalla Adriatica Ambiente S.a.s., lo scoro 19 maggio ha autorizzato la gestione della società, la quale ha quindi ripreso ad effettuare le operazioni di raccolta degli oli vegetali esausti presso i fornitori (punti di ristorazione e servizi di raccolta su territori comunali) con i quali vi sono in essere le convenzioni di servizio. Situazione dunque che si è normnalizzata.

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