Notaresco. “Niente di più falso. Ci chiediamo quando siano avvenute queste assunzioni. Vogliamo solo che si facciano chiarezza e giustizia, perché cittadini e operai non possono sempre pagare al posto della politica”.
Così i lavoratori ex Sogesa rispondono alla nota inviata lo scorso 20 maggio a firma del presidente del Consorzio Intercomunale Rifiuti Solidi Urbani, Angelo Di Matteo, con la quale si comunicava la nascita di Nuova Era Spa, ma soprattutto il reimpiego di 19 unità lavorative ex Sogesa Spa.“Sono cose non vere – tuona in merito Mimmo Daniele (Rsu del Cirsu) – La realtà è ben diversa: ad oggi, infatti, risultano assunti solo sei operai alla piattaforma, uno nella vecchia discarica, uno all’impianto, tre nei Comuni, per un totale di 11 operai. Più che di un comunicato si tratta di uno spot elettorale”.
Sarebbero dunque, falsi i dati diffusi in forma ufficiale dal Cirsu: numeri che hanno letteralmente suscitato le ire dei lavoratori ex Sogesa, in mobilitazione costante ormai dal 2010 nella speranza di riprendere in mano un posto di lavoro che, ad oggi, sembra sempre più lontano.A essere contestato è, più in particolare, il passaggio che sostiene che “le attività, nell’insieme, consentono al momento il reimpiego di 19 unità lavorative ex Sogesa SpA delle quali 9 occupate in piattaforma di selezione, 3 nell’impianto mobile, 2 nella vecchia discarica e 5 nelle attività di raccolta e trasporto gestite direttamente dai Comuni Soci.?Un numero, per molti insperato, che supera abbondantemente l’impegno assunto nel novembre scorso dinnanzi al Prefetto di Teramo e che prevede, entro la fine del 2014, il riassorbimento del 70% della forza lavorativa ex Sogesa SpA”.
“Ci suona strano – continua Daniele – che la nota in questione sia stata diffusa dopo che siamo tornati a protestare con un nuovo presidio. I vertici Cirsu non sono credibili, tanto meno dopo quello che ci è stato detto”.
Il riferimento è alle notizie in mano agli operai, secondo le quali non potranno essere comunque reintegrate tutte le unità lavorative a ciclo completo. “Per questo – tuona ancora l’operaio ex Sogesa – non ci sta bene che vengano a raccontarci fesserie, soprattutto a noi che lavoriamo lì da oltre 20 anni e sappiamo bene come funzionano le cose. È una nota inopportuna e per questo chiediamo che si faccia chiarezza, perché i cittadini devono sapere e perché gli operai non devono essere presi in giro”.
Nessuna garanzia, dunque, per i 42 lavoratori che ad oggi non possiedono più il proprio posto di lavoro. “Si tratta – conclude Mimmo Daniele – anche di semplice matematica. Ammesso che sia vero, comunque non parliamo di tutti gli operai. Che fine fanno allora gli altri? Vogliamo sapere da Di Matteo quando sono avvenute queste assunzioni e, nel caso, chiediamo un confronto pubblico per vedere allora chi fra di noi possiede i numeri giusti”.