Il provvedimento è stato deciso dal sostituto procuratore Irene Scordamaglia dopo aver esaminato gli atti trasmetti a palazzo di giustizia.
I proprietari del locale, due coniugi cinesi di 40 e 30 anni residenti nel nord Italia, erano stati denunciati per sfruttamento della prostituzione. Il locale, aperto poco più di due mesi fa vicino alla scuola media Bindi e alla scuola elementare e materna Don Milani, da tempo era sotto sorveglianza da parte dei carabinieri che avrebbero ricevuto diverse segnalazioni da parte dei residenti.
Sempre secondo la versione dei militari, inoltre, nel corso dell’interrogatorio dei due proprietari sarebbe emerso che le ragazze avrebbero fornito prestazioni sessuali anche senza ricorrere a precauzioni.