Teramo. Prima una passeggiata per le vie del centro storico, poi l’arrivo in Ateneo a Teramo, accolta dalle sinfonie di Bach suonate dall’orchestra dell’Istituto Braga. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini è arrivata questa mattina di buon’ora a Teramo, accompagnata dal presidente di Abruzzo Civico Giulio Cesare Sottanelli (il Ministro è segretario politico di Scelta Civica).
Una visita che ha mobilitato un gran numero di forze dell’ordine: polizia e carabinieri hanno infatti sempre scortato la visita del Ministro durante la tappa teramana, con un piccolo fuori programma, rappresentato dalla pacifica protesta dell’Unione degli Universitari dell’Ateneo teramano, che hanno consegnato una lettera in busta chiusa al Ministro in cui gli studenti sottolineano come i tagli all’istruzione degli ultimi governi abbiano minato il diritto allo studio, invocano la soppressione del numero chiuso (cosa che il Ministro ha ribadito di voler cambiare, istituendo invece la selezione dopo il primo anno) ed infine, in riferimento alla situazione teramana, ribadiscono come l’Ateneo non sia assolutamente democratico nell’elezione dei rappresentanti, nominati indirettamente dal Consiglio Studentesco e non tramite elezione diretta.
La visita in città. Il Ministro Giannini è arrivata intorno alle 9.30 e si è fermata al Bar San Matteo lungo il Corso per poi avviarsi, dopo un breve tour per il centro storico, verso l’Università.
L’arrivo in Ateneo e le parole del Ministro. A darle subito il benvenuto non appena giunta in Ateneo è stato il Magnifico Rettore Luciano D’Amico, che ha dribblato i giornalisti in merito alle ultime vicende delle spese sospette della Fondazione (oggetto tra l’altro di inchiesta) e fatto gli onori di casa. “C’è bisogno di più attenzione della politica verso i piccoli Atenei – ha spiegato il Ministro Giannini – Penso all’Abruzzo e ritengo che gli studenti debbano rimanere nelle eccellenze per uscire tutti insieme da questa situazione di crisi economica. La fuga di cervelli? Se riusciamo a trasformarla in movimento di persone che vanno via dal nostro paese e che ritornano o che arrivano dall’estero, credo possa essere un volano straordinario per l’Italia. La scuola è un punto centrale del nostro programma politico e siamo riusciti a stanziare tre miliardi e mezzo di euro per diecimila interventi in tutta Italia, qualcosa che prima non era mai riuscito. Non abbiamo la bacchetta magica. Per l’Università non ci saranno bisogno di quelle cifre, ma stiamo iniziando a mettere insieme le cose da fare”.
L’incontro con D’Alfonso. Tra le tante personalità politiche presenti nell’aula magna di Giurisprudenza (il sottosegretario Giovanni Legnini, sindaco di Teramo e sfidanti), si è avvicinato al Ministro Giannini anche Luciano D’Alfonso, che Abruzzo Civico appoggia nella corsa a Governatore della Regione Abruzzo: “Credo sia la scelta migliore per portare quel cambiamento di cui c’è bisogno”, ha detto al proposito il Ministro dell’Istruzione.
Pranzo a base di virtù. Il Ministro si è poi fermata a pranzare nella mensa universitaria: il menu, preparato dall’istituto Di Poppa di Teramo, prevedeva anche le virtù.
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