Teramo. Con decreto Rettorale n. 144 del 28 aprile 2014 (CLICCA E SCARICA IL DECRETO), sono state chiuse le sedi della facoltà di Medicina Veterinaria attualmente situate nell’ex Scuola Media Molinari, Piazza Aldo Moro e di Cartecchio, oltre al centro di Chiareto.
Le attività didattiche e di laboratorio sono state in parte trasferite presso la nuova struttura di Piano d’Accio (nelle vicinanze del centro Commerciale Gran Sasso) e nella facoltà di Giurisprudenza di Colle Parco.
La decisione, che ha avuto applicazione immediata, ha colto alla sprovvista studenti e personale dell’università, sopratutto per il fatto che le strutture di Piano d’Accio non sono completamente operative e molte attività didattiche e di ricerca dovranno, molto probabilmente, subire una sospensione, più o meno breve, in attesa di riorganizzarsi.
Da subito, su facebook, si è accesa una polemica alimentata da diversi studenti che lamentano di non essere stati avvisati in tempo dei cambiamenti, trovando, di fatto, le sedi chiuse senza alcun avviso preventivo.
DICHIARAZIONE DEL RETTORE SU CHIUSURA SEDI UNIVERSITARIE
In merito alle notizie apparse sulla stampa circa presunte indagini giudiziarie sull’Ateneo, il rettore Luciano D’Amico “per il rispetto dovuto – e nel caso dell’Università di Teramo voluto – all’Autorità giudiziaria” ritiene di non rilasciare alcuna dichiarazione. In ogni caso il rettore “è ben lieto di spalancare le porte dell’Ateneo a qualsiasi attività di controllo mirata all’accertamento della piena legittimità degli atti”.
Di contro, per quanto attiene il processo di razionalizzazione delle sedi dell’Ateneo, così come ritenuto già nel programma elettorale pubblicato nel dicembre 2012, il rettore “conferma l’obiettivo di concentrare in due sedi l’operatività dell’Ateneo nel Comune di Teramo (Campus di Coste Sant’Agostino e Piano D’Accio) entro la fine del corrente anno”.
A tal fine è convocata per martedì 6 maggio, alle ore 16.00 presso la sala delle lauree delle facoltà di Scienze politiche e Scienze della Comunicazione, una conferenza stampa sull’argomento, nel corso della quale il rettore illustrerà le valenze strategiche del piano di riassetto articolato sulla chiusura di sette delle dieci sedi su cui operava l’università al 1 gennaio 2013. In quella sede verranno evidenziati le riduzioni di costo, il più efficiente utilizzo del personale e il miglioramento dei servizi offerti agli studenti, resi possibili dalla razionalizzazione logistica.
Così come già verificatosi con le chiusure delle sedi di Atri e Giulianova, “sono già stati assunti tutti i provvedimenti necessari per assicurare il regolare svolgimento dell’attività didattica, semplificando peraltro l’organizzazione delle lezioni della Facoltà di Medicina veterinaria che prima della chiusura si svolgevano in quattro sedi e dopo la chiusura si terranno nelle sole due sedi di Giurisprudenza e Piano D’Accio”.