Giulianova. Un nuovo esemplare di granchio è stato pescato negli ultimi giorni lungo la costa teramana. Da Alba Adriatica a Giulianova è finito nelle reti dei pescatori un granchio dal nome callinestes sapidus, crostaceo decapoda della famiglia dei portunidi, originario della sponda occidentale dell’Oceano Atlantico.
Si può spingere anche nei fiumi anche perché è in grado di tollerare la salinità al 3 per 1000. Molto probabilemte è giunto nel nostro mare nell’acqua di zavorra delle navi cisterna. Si tratta di una specie molto pregiata che frutta oltre 100 milioni di dollari annui se pescata regolarmente con nasse e cogolli. E con questi attrezzi gli armatori del posti (Nino Giangi, Matteo Artone, Gabriele Marinozzi) hanno pescato i preziosissimi granchi blu e dopo averli fotografati, li hanno hanno rimessi in acqua.
“Oltre ai cavallucci marini, pesci balestra e delfini a Giulianova abbiamo un nuovo ospite in mare – commenta Walter Squeo di Federpesca Abruzzo – cosa pensare invece di un Area Protetta che non ci fa vedere nulla”.
Il prescatore giuliese ribadisce: “siamo noi i custodi del mare. Io in prima persona da circa vent’anni mi batto per la tutela dei fiumi abruzzesi che oggi hanno compromesso la qualità del nostro mare, logicamente sotto costa. Non meravigliatevi però se quest’estate chi facendo il bagno si incontra un granchio blu. È commestibile e potrebbe diventare – conclude Squeo – una risorsa per il nostro settore”.