Teramo. La denuncia, ancora una volta, arriva dall’Unione degli Universitari. In sostanza, secondo l’associazione, all’Ateneo di Teramo non ci sarebbe democrazia.
“In questi giorni all’Università degli Studi di Teramo si sono rinnovate le rappresentanze studentesche in alcuni organi interni ed esterni all’Ateneo. Si sono infatti rinnovati i rappresentanti del Nucleo di Valutazione di Ateneo, del Comitato per lo Sport Universitario (CUS), del Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario, della Conferenza Regione Università. A distanza di un anno – affermano in un comunicato – torniamo a denunciare il delirante sistema di selezione della rappresentanza negli organi maggiori nel nostro Ateneo, che di fatto si traduce in un vero e proprio meccanismo di nomina interamente affidato al solo Consiglio degli Studenti (organo composto da 15 studenti), mascherato dietro il suggestivo nome di “elezione di secondo livello”. Quest’anno, al vero, tali nomine sono avvenute in modo leggermente differente rispetto ad un anno fa: è stata data la possibilità agli studenti di presentare, tramite una lettera d’intenti, la propria candidatura (in questa lettera bisognava solo scrivere nome, cognome, anno di corso, matricola, codice fiscale e l’organo nel quale ci si intendeva candidare). Tale lettera d’intenti doveva essere recapitata a mano ad uno dei consiglieri del Consiglio degli Studenti o inviata tramite e-mail all’indirizzo di posta di uno dei consiglieri. Riteniamo che l’istituto della elezione di secondo livello, presente nel nostro Statuto e, tra l’altro in contrasto con quanto previsto dalla Legge 2402010 (Legge Gelmini), sia fortemente iniquo e lesivo della democrazia interna all’Ateneo, in quanto gli studenti stessi non hanno la possibilità di eleggere direttamente e liberamente i membri degli organi ma si trovano obbligati ad essere rappresentati da studenti non effettivamente rappresentativi, poiché scelti sulla base di accordi pre-elettorali, nascosti alla maggior parte degli studenti, con l’unico intento di spartirsi le “poltrone” e mossi dalla volontà di lasciare fuori dagli organi maggiori determinati studenti e associazioni”. E ancora: “Il risultato finale di queste elezioni/nomine è stato tutto a vantaggio di Lista Aperta, riconducibile agli ambienti di Comunione e Liberazione, e i suoi alleati, con l’aggiunta di un membro di Azione Universitaria, a conferma di quella che è ormai una prassi più che consolidata in tutto l’Abruzzo, ossia l’alleanza tra CL ed AU. Alleanza già sperimentata qualche mese fa, in occasione delle elezioni dei due studenti membri del Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Abruzzesi, quando il voto di uno studente di Azione Universitaria Pescara fu decisivo per l’elezione di uno studente dell’Università di Teramo, vicino a Comunione e Liberazione (iscritto tra l’altro al Partito Democratico, ma come si sa l’intesa PD-CL è ormai consolidata all’UNITE) con l’unico intento di tenere fuori chi fa realmente rappresentanza studentesca tutti i giorni”.