Canile di Alba Adriatica a rischio crollo: bisogna intervenire subito

Alba Adriatica. Allarme canile ad Alba Adriatica. A lanciarlo è il gruppo consiliare di Passione per Alba. Valutazione, questa, ancora più stringente visto il nubifragio delle ultime ore, che ha fatto ingrossare il letto del Vibrata, che già nel 2013 aveva eroso pezzi di terreno dove insistono alcune strutture in uso allo stesso canile.

 

Problematica che investe sopratutto il lato ovest, in parte crollato e che potrebbe subire conseguenze ancora più evidenti ora che l’argine sul territorio di Corropoli è stato rinforzato dopo gli interventi per la sistemazione del ponte stradale di via Ascolana.

“Non si comprendono i motivi che spingono l’amministrazione albense a sottovalutare la problematica”, si legge in una nota, “mettendo a rischio la vita degli animali presenti.
L’ultima alluvione ha ormai reso inutilizzabile una cabina di smistamento dell’energia elettrica di proprietà dell’Enel, le vasche di cemento al servizio del vecchio mattatoio sono pericolosamente pendenti sull’argine rimasto del torrente”.
La struttura, d’altro canto, riesce a sopravvivere grazie all’impegno, quotidiano ed instancabile, dei volontari di Canalba, che in queste ore di maltempo hanno provveduto a trasferire alcuni animali nella parte “sicura”.

“Ci risulta, tra l’altro, che il sindaco Piccioni”, si legge ancora, ” che detiene la delega all’ambiente all’interno dell’Unione dei Comuni, non ha mai ritenuto di interessare l’Unione stessa al problema esistente all’eventuale costruzione di un nuovo canile, nonostante questo, pur essendo collocato sul territorio albense, svolga le funzioni per canile 2nome e per conto di tutti i Comuni della Val Vibrata.

La Provincia, in una riunione pubblica nella sala conferenza di Via Bafile, si era impegnata al ripristino dell’argine in terra, ma tutt’oggi non si sono svolti nessun tipo di lavoro.
Riteniamo, quindi, che sia necessario, per la sicurezza degli animali ospitati, un intervento urgente del Servizio Veterinario dell’Asl di Teramo, al fine di verificare le condizioni igieniche sanitarie e gli eventuali rischi che gli animali potrebbero correre in caso di alluvione”.

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