Campli. Sono stati firmati ieri in Comune a Campli 19 contratti, per altrettante persone svantaggiate, con i quali si dà il via libera all’erogazione del bando sulle cosiddette “Borse lavoro” emanato dalla Comunità Montana della Laga.
L’iniziativa, estesa a tutti i Comuni del comprensorio e promossa per contrastare la povertà e il disagio sociale, è stata sollecitata dal sindaco di Campli Gabriele Giovannini e dal consigliere delegato alle Politiche sociali Italia Calabrese.
“Una misura che va oltre il mero assistenzialismo – spiega quest’ultima – e che tenta di dare un risposta alle fragilità e al disagio attraverso attività lavorative finalizzate all’inclusione sociale dei beneficiari. Questi verranno infatti destinati a lavori amministrativi e di pubblica manutenzione”.
Il finanziamento delle borse lavoro è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Marziale, fondata nel 1982 dall’ex primario di Ginecologia del “Regina Elena” Pietro Marziale, di orgini camplesi e votata alla prevenzione dei tumori all’utero e al seno delle pazienti di tutta la provincia.
Dopo lo smantellamento della Fondazione, avvenuta in concomitanza con la scomparsa del suo fondatore, il nipote ed erede morale del professore ha disposto che i fondi residui fossero destinati in attività sociali e di tutela del patrimonio monumentale. Da qui il finanziamento delle borse lavoro.
“Desidero ringraziare per la collaborazione il Comune di Teramo e il vescovo della diocesi di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia – conclude Italia Calabrese -. La sensibilità di monsignor Seccia e l’equilibrio mostrato da un lato alle necessità del territorio, dall’altro ai bisogni delle fasce sociali disagiate, ha reso possibile il compimento di un progetto che in momento di forte ridimensionamento del welfare rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per il territorio montano fortemente colpito dalla stagnazione”.