Roseto. Momenti di terrore allo stato puro per l’assessore provinciale Ezio Vannucci, picchiato e malmenato da tre malviventi nella sua casa di Roseto.
Ora, sul suo volto si vedono i segni di una violenza cieca, ma a pesare di più è la paura nei suoi occhi e lo shock che ancora non lo abbandona.
Erano circa le 18.30 di ieri sera quando all’improvviso Vannucci è stato colto alle spalle dai tre banditi, con il volto coperto. Oltre mezz’ora di violenza, interminabile, senza pietà.
“Prendetevi tutto, ma non uccidetemi”, urla l’assessore. Ma la loro ferocia non ammette pietà. In due lo bloccano, mentre il terzo è intento ad aprire la cassaforte. Fuori, ad attenderli, un quarto complice, pronto a fuggire via, al termine del colpo che, in quella casa di via Virgilio, ha portato i malviventi a fare man bassa di oro e gioielli.
Poco male. L’assessore Vannucci ne è venuto fuori vivo e, in circostanze come questa, è quello che conta.
Immediati i soccorsi, allertati dal figlio, che è rientrato poco dopo. Vannucci è stato trasferito al Santissima Annunziata di Giulianova, dove sono accorsi immediatamente, oltre ai familiari, il sindaco di Roseto Enio Pavone e il presidente della Provincia Valter Catarra. A loro racconta di quei momenti di terrore, di quegli uomini con l’accento dell’est che lo hanno colto di sorpresa alle spalle e lo hanno riempito di pugni.
Sulla vicenda, intanto, indagano i carabinieri della Compagnia di Giulianova.