San Benedetto. Travolto da un Suv mentre ad un gruppo di cicloamatori viaggiava per le strade di San Benedetto del Tronto. E’ un triste destino, figlio di molto fatalità, quello che si è portato via, questa mattina, Maurizio Foglia, 52 anni, idraulico di Martinsicuro.
L’uomo è morto questa mattina a San Benedetto, attorno alle 11, in via Sgambati, allìincrocio con via Searo (tra viale dello Sport e il lungomare). Nell’incidente è rimasto ferito un suo compagno, F.C. di 30anni, operaio martinsicurese, ricoverato in gravi condizioni. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada di San Benedetto,sembra che il gruppo di ciclisti, diretti verso sud, si sia “aperto” per evitare un buca nella strada. Alcuni di loro, però, si sarebbero troccati tra loro: uno sarebbe finito contro la recinzione che delimita la strada dalla ferrovia, l’altro nella corsia opposta, proprio nel momento nel quale transitava una Range Rover, condotta da una ragazza, che non avrebbe potuto eviyare l’impatto. L’impatto è stato fatale per l’idraulico di Martinsicuro, sposato a padre di due figli, morto praticamente sul colpo.
Il cordoglio del coordinamento Ciclabili Abruzzo
Teramano
Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano si associa al dolore della famiglia di Maurizio Foglia, il ciclista che, questa mattina, è deceduto in un tragico incidente stradale nel territorio di San Benedetto del Tronto. Il Coordinamento augura anche a Fabrizio Cecchini, coinvolto anche lui nell’incidente, una pronta guarigione. Le modalità dell’incidente, come riportate dai giornali, fanno propendere per una tragica fatalità, ma è indubbio che le condizioni del manto stradale abbiano pesantemente contribuito, se non addirittura siano state la causa predominante, dell’incidente. Le condizioni delle nostre infrastrutture, purtroppo, peggiorano sempre di più e i primi a subirne le conseguenze sono gli utenti “deboli” della strada, ciclisti in testa. In Abruzzo la Regione propone itinerari turistici su strada per i ciclisti, promuovendoli anche all’estero, ma non verifica la condizione della viabilità, che in alcuni casi è difficilmente percorribile anche dalle automobili.Il Coordinamento, quindi, si associa al grido di allarme lanciato dai presidenti delle Province abruzzesi sullo stato delle strade e, concordando con il Governatore Chiodi sulla necessità di non realizzare più nuove strade (spesso inutili) chiede a tutti gli enti preposti di puntare su una costante manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente, incrementando la segnaletica e individuando percorsi preferenziali per i ciclisti, anche promiscui, sfruttando le numerose strade a basso traffico presente sul territorio regionale.Realizzare piste ciclabili è utile e, in alcuni casi, indispensabile, sottolinea il Coordinamento, ma la bicicletta è un mezzo di trasporto come l’automobile e la moto, e deve poter transitare sulle strade in sicurezza, convivendo con gli altri mezzi. A tale scopo, secondo il Coordinamento, deve essere attuata subito la legge regionale n. 8 del 2003, sulla mobilità ciclistica, e realizzata la necessaria rete regionale dei percorsi ciclabili per far si che i numerosi amanti delle due ruote a pedali possano dedicarsi alla loro passione senza rischiare la vita.